2010-12-19 10:42:15

Un pollaio o un corso di cucito: da un'idea di Pangea Onlus "regali solidali" di Natale per donne delle zone povere del mondo


Un regalo come percorso di riscatto e autonomia di una donna e di tutta la sua famiglia. È l’idea lanciata dalla Fondazione Pangea Onlus: scegliere per il Natale 2010 un regalo solidale, donando un pollaio, un corso di sartoria, un bufalo, un ciclo di controlli prenatali e post-parto per una mamma e il suo bambino nei Paesi dove la stessa Fondazione opera: Afghanistan, India, Nepal, Repubblica Democratica del Congo, Sudafrica, ma anche l'Italia. A spiegare l’iniziativa è Simona Lanzoni, direttrice progetti di Pangea Onlus, intervistata da Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. - Si può pensare anche agli altri in maniera diversa, e quindi essere solidali con altre realtà del mondo attraverso regali solidali. Per esempio, regalare a qualcuno un corso di cucito o una macchina da cucire: una donazione che si fa e che va ad aiutare una donna, una famiglia in un’altra parte del mondo.

D. - Facendo un’offerta, con una cifra minima si può regalare - appunto - un pollaio, un corso di sartoria in Paesi dove la stessa fondazione Pangea opera. Su cosa puntate?

R. - Lavoriamo in Afghanistan, in India, in Nepal, in Sudafrica, in Congo, in Italia… Puntiamo soprattutto su Paesi in cui in questo momento arriva il freddo, nello stesso modo in cui è arrivato in Italia. Ci sono situazioni difficili che devono essere sostenute. Per esempio, in Afghanistan con corsi di sartoria o regalando una macchina per cucire in questo momento difficile per il Paese - sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista climatico, considerando che è inverno inoltrato - permette a Pangea di attivare automaticamente un microcredito o comunque una formazione in questi Paesi lontani.

D. - Si aiuta una donna, ma si aiuta anche tutta la sua famiglia…

R. - Le donne sono un moltiplicatore naturale di benessere, proprio perché nel momento in cui la situazione non solo economica ma anche culturale di una donna migliora, la ricaduta è subito positiva perché migliora la qualità del cibo, la quantità del cibo, la possibilità di avere più istruzione, di potersi fare curare dal medico... e tutto questo è fondamentale se si vuole garantire la pace nel mondo.

D. - Puntate anche ai controlli pre-natali e post-parto…

R. - Sì: perché molto spesso in questi Paesi è estremamente difficile arrivare alle strutture mediche, a volte perché non si hanno i soldi per pagare le visite o perché gli ambulatori sono troppo lontani. Quello che noi offriamo è un supporto, un accompagnamento alle visite ginecologiche pre e post-parto, e anche l’assistenza nel “dopo”. Ricordiamo che tra le principali cause di mortalità femminile ci sono le conseguenze del parto: ci sono donne che addirittura rimangono menomate, con handicap, per tutta la vita proprio perché hanno partorito senza assistenza adeguata. Ricordiamo anche che quando una madre muore di parto, il 75 per cento dei neonati le segue nell’arco di pochi giorni…

D. - Dove è possibile reperire le informazioni per donare a Pangea?

R. - Si può andare sul sito all’indirizzo www.pangeaonlus.org, dove ci sono le indicazioni per i “regali solidali”. Altrimenti, si può telefonare al numero telefonico 02 733 202. (gf)







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