2010-12-19 11:15:12

La mostra di Van Gogh a Roma, grande successo di pubblico


E’ record di visitatori al Complesso del Vittoriano a Roma per la mostra “Vincent Van Gogh. Campagna senza tempo – Città moderna”. L’esposizione che riporta dopo 22 anni nella capitale il grande pittore olandese resterà aperta fino al 6 febbraio. Agli oltre settanta i capolavori autografi sono accostate circa quaranta opere dei grandi artisti che ispirarono il maestro olandese. Il servizio è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

(musica)

Città e campagna: due mondi in apparente contraddizione ma conviventi nell’immaginario di Van Gogh: la corposa pennellata del pittore olandese dà forma ora alla quiete dei campi, ora al rapido movimento dei centri urbani di fine Ottocento. Benedetta Calazavara, responsabile mostre del Vittoriano:

“La campagna rappresenta i valori senza tempo, i valori eterni, quelli che si ripetono con lo stesso ritmo delle stagioni, come il lavoro dei contadini. La città è vista invece come luogo della modernità, del mondo che cambia, dell’industrializzazione, del mercato dell’arte, che a Parigi, in quegli anni, era così vivace”.

Dipinti, acquarelli, opere su carta: oltre 70 i capolavori siglati dall’inconfondibile firma: Vincent. Riflette l’interiorità dell’artista la natura animata nell’olio “Cipressi con due figure femminili” del 1889. Più pacato il paesaggio nel disegno monocromo del fosso, ricco di sfumature semantiche. Una primavera del colore l’olio su tela con gli Orti di Montmartre. Specchio dell’evoluzione artistica del maestro, dal realismo sognante dei pittori di Barbizon ad un’interpretazione originalissima della lezione impressionista, è la serie dei tre autoritratti realizzata in soli due anni. Ancora la Calzavara:

“Nel primo ritratto si raffigura come un pittore fiammingo, vestito di nero, con questi tocchi di luce sulla barba rossa. Nel secondo è il pittore impressionista, elegante, con il cappello di feltro. Nell’ultima opera, invece, è raffigurato con un cappello di paglia e la pipa in bocca – il contadino – e con un sole fortissimo d’estate”.

Felice l’accostamento tra le opere di Vang Gogh e quelle dei pittori a cui egli guardò nella sua breve, ma prolifica attività pittorica. Significativo il confronto con il realismo paesaggistico di Jean Francois Millet:

“Van Gogh definiva Millet 'père Millet', padre Millet. In particolare, il confronto tra il seminatore di Millet e il seminatore di Van Gogh è veramente eccezionale: entra fortissima la tavolozza impressionista, la pennellata vorticosa. Il seminatore delicato di Millet diventa nel quadro di Van Gogh una figura rossa, gialla, verde, e ci fa vedere proprio come questo pittore innovi l’arte”.(ap)

(Musica)







All the contents on this site are copyrighted ©.