Il volto del Natale riflesso in quello di Gesù tra liturgia e poesia: un libro di
mons. Fabio Fabene
Un’occasione per riscoprire l'essenza del Natale e ricondurlo alle sue vere origini
cristiane. E’ questo il tema del volume “Gesù Cristo, volto del Natale”, edito dalla
Libreria Editrice Vaticana e presentato nei giorni scorsi a Roma. “Uno sguardo di
fede, ispirato dalla liturgia dell’Avvento, nutrito dall’insegnamento cristocentrico
del Concilio Vaticano II e serenamente contestualizzato nella cultura contemporanea”.
Michele Raviart ha intervistato l’autore, mons. Fabio Fabene, sacerdote
della diocesi di Viterbo e capo ufficio della Congregazione per i Vescovi:
R. – Il libro
vuole essere un invito e un suggerimento per cogliere la vera essenza del Natale,
che è la nascita di Gesù Cristo, e questo nel clima natalizio che noi viviamo in questi
giorni e che porta le città, i borghi, le nostre case a rivestirsi di luce e di festa.
D.
– La prima parte del libro è la presentazione del Volto di Gesù attraverso l’analisi
dei documenti del Concilio Vaticano II, e le prime Encicliche di Giovanni Paolo II
e Benedetto XVI…
R. – Io ho cercato di presentare la personalità di
Gesù e la sua autentica identità e in modo particolare mi sono soffermato nel descrivere
Gesù come Verbo di Dio, Gesù come Verbo incarnato e rivelatore del Padre ed infine,
Gesù come Salvatore.
D. – Sono presenti anche poeti contemporanei: perché
questa scelta e di quali poeti si tratta?
R. – Perché nel mondo di oggi,
che è attanagliato dal consumismo, dal secolarismo, ci sono persone che pensano, che
meditano e che scrivono attraverso la poesia i sentimenti più veri dell’animo umano
e del rapporto dell’uomo con Dio attraverso Cristo. I poeti che io cito sono Bruno
Rombi, di cui riporto una poesia sul mistero di Cristo che si avvicina all’uomo, c'è
poi una poesia di Cristina di Lagopesole, che ci descrive l’incontro di Dio con l’uomo,
ed infine una poesia di Alda Merini che canta l’incontro di Cristo con lei nelle varie
età della sua vita.
D. – Nella seconda parte del libro, invece, si parla
del volto di Gesù attraverso la liturgia del Natale. In particolare, vengono analizzate
le antifone del “Magnificat” dei Vespri che si recitano durante l’Avvento…
R.
– Sono le grandi antifone, chiamate antifone “O” perché iniziano con questo vocativo
che esprime lo stupore della Chiesa e del credente davanti all’evento di Betlemme:
la nascita di Dio. Ed ognuna di esse inizia con l’invocazione “Vieni!”. E’ una grande
preghiera per invocare la venuta della luce di Dio, la venuta di Cristo nel nostro
mondo e nel cuore di ciascun uomo.(gf)