Rapporto mondiale sulla malaria. L’Oms chiama in causa le case farmaceutiche
Sono scesi a 780 mila i morti per la malaria rispetto a un milione di vittime registrate
10 anni fa. Lo documenta il rapporto mondiale su questa drammatica malattia presentato
ieri dall’Oms in una video conferenza a Ginevra, cui hanno partecipato responsabili
dell’Onu ed esperti. I più grandi progressi – ha riferito Margareth Chan direttore
generale dell’Organizzazione mondiale della sanità - si sono registrati in Africa,
dove 11 Paesi hanno dimezzato i casi e i decessi di malaria nel 2009. E cosi anche
i casi sono calati del 50% in 32 dei 56 Stati fuori dall’Africa, dove la malaria è
endemica. Segno – ha rilevato la dottoressa Chan – che gli investimenti per il controllo
della malaria hanno prodotti risultati, grazie anche all’ambizioso programma voluto
dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e lanciato nel 2008 e grazie pure alla
rete di partner governativi e privati, che ha prodotto “una collaborazione mondiale
senza precedenti”, con livelli record di finanziamenti. “Ora è necessario porre attenzione
al mantenimento della copertura”, ha ammonito Thomas Teuscher, direttore esecutivo
del Partenariato “Roll Bach Malaria”, rilevando che nell’ultimo decennio la prevenzione
ha salvato 750 mila bambini in 34 Paesi endemici. Sul piano terapeutico le preoccupazioni
maggiori sono per i ceppi di malaria resistenti all’artemisina, l’unico medicinale
oggi efficace per il trattamento, per cui occorre rispondere con terapie combinate,
evitando l’iperprescrizione dell’artemisina in ogni caso sospetto, il che potrebbe
favorire l’espandersi della resistenza. A tale proposito Robert Newman, responsabile
del programma globale dell’Oms contro la malaria, ha denunciato di avere scritto a
39 Case farmaceutiche per contrastare la vendita e l’uso delle monoterapie di artemisina,
ma di avere ricevuto solo due risposte! Sta quindi ai Governi impegnarsi per contrastare
l’importazione e l’abuso di monoterapie. (A cura di Roberta Gisotti)