2010-12-16 15:13:27

Obama presenta la strategia per l'Afghanistan: ritiro responsabile del contingente dal luglio 2011


Ancora violenza in Afghanistan. Almeno 14 civili sono morti per l’esplosione di un ordigno al passaggio del mezzo sul quale viaggiavano nei dintorni di Herat. Intanto si registra un nuovo appello del presidente afghano Hamid Karzai ai talebani affinché accettino la sua proposta di dialogo e contribuiscano a ristabilire la pace nel Paese. Sempre stamani è stata presentata dal presidente Obama la revisione annuale della strategia della guerra in Afghanistan. Nel documento si parla di un arresto dell’azione dei talebani in gran parte del Paese. Tuttavia si tratta di progressi fragili che inducono l’amministrazione Usa ad una riduzione responsabile del contingente dal luglio 2011.

Iran
È salito a 34 vittime il bilancio dell’attentato kamikaze di ieri a Chabahar, nel sudest dell’Iran, durante una processione sciita per la ricorrenza dell'Ashura. L’azione è stata rivendicata dal gruppo estremista sunnita Jundullah.

Iraq - Sanzioni Onu
Importante decisione ieri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nei confronti dell’Iraq. Sono state infatti revocate le sanzioni imposte durante il regime di Saddam Hussein, in particolare la proibizione delle attività nucleari civili e la fine del programma “oil for food”. Quest’ultimo provvedimento era stato approvato in favore della popolazione colpita dall’embargo internazionale.

Italia. Per Confindustria ripresa più lenta del previsto. Intanto nasce il terzo polo
"L'Italia sul fronte dell'uscita dalla crisi ancora una volta rimane indietro''. E' l'analisi del Centro studi di Confindustria che ha limato al ribasso le stime del prodotto interno lordo (pil), prevedendo che la crescita si fermerà al +1% nel 2010 ed al +1,1% nel 2011. Secondo il documento, dall'inizio della crisi sono stati persi circa di 540 mila posti di lavori. Intanto, dopo il voto di fiducia del parlamento al governo Berlusconi, è in fermento il quadro delle alleanze politiche. Ieri, ha preso forma il “Polo della Nazione”, composto da Futuro e Libertà di Fini, l’Udc di Casini e Alleanza per l'Italia di Rutelli e il Movimento per le Autonomie di Lombardo. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

“Un'area politica di responsabilità”: il nuovo polo si configura con questa accezione. Casini, Fini e Rutelli hanno battezzato la nuova compagine politica come una forza di "opposizione responsabile e pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economico-sociali e dalle grandi riforme che servono al Paese". Il progetto terzista al momento si concretizza attraverso un coordinamento di 100 parlamentari – facenti capo a Futuro e liberta, Udc, Api e Movimento per le autonomie – che da gennaio si riuniranno in assemblea per individuare le strategie organizzative della loro azione. Si tratta però di una strada ancora piena di incognite, a partite dal nome stesso della formazione – c'é chi preferirebbe "Polo della Nazione" piuttosto che "Polo per l'Italia" – per arrivare a questioni di fondo legate soprattutto ai temi etici. Ma l’aggregazione di un nuovo fronte moderato serve anche a serrare le fila contro l’apertura del premier Berlusconi verso tutti i singoli parlamentari dell’opposizione, delusi dopo il voto di fiducia. Al momento, si allontana quindi l’ipotesi di una crisi pilotata per far entrare l’Udc nell’esecutivo e ed evitare nuove elezioni anticipate.

Kosovo
Il premier kosovato, Thaci, al centro di polemiche per il suo presunto coinvolgimento in un traffico di organi di cittadini serbi alla fine degli anni Novanta, quando era a capo dell’Esercito di liberazione del Kosovo. Ad accusarlo un rapporto sulla malavita organizzata nei Balcani, commissionato dal Consiglio d'Europa. Critiche sono giunte dall’Albania, plauso invece della Serbia all’inchiesta. L’Ue, tramite la portavoce della responsabile della politica estera e di sicurezza Catherine Ashton, ha fatto sapere di prendere in considerazione ''molto seriamente'' le accuse di traffico di organi rivolte a Thaci, e ha invitato il relatore del Consiglio d’Europa, Dick Marty, a presentare le prove in suo possesso alle autorità competenti.

Wikileaks
L'Alta Corte di Londra ha deciso di concedere la libertà su cauzione a Julian Assange. Il fondatore di Wikileaks potrà quindi uscire su pagamento di una somma di 200 mila sterline in contanti. Contro la liberazione di Assange era ricorsa la Svezia, Paese nel quale è imputato per violenza sessuale e che ne ha chiesto l’estradizione.

Russia
Mosca teatro di guerra ieri per i violenti scontri tra i gruppi nazionalisti e quelli della comunità caucasica. Il bilancio parla di circa 1.350 fermi, del ricovero di 30 persone negli ospedali per contusioni e ferite, oltre che del sequestro di 500 oggetti impropri tra coltelli, mazze e spranghe, e di due procedimenti penali già aperti contro due distinti gruppi di caucasici.

Medio Oriente
Il dibattito sulla ripresa dei negoziati diretti israelo-palestinesi è proseguito, ieri, al Cairo, dove si sono riuniti i vertici della Lega Araba. In concomitanza con la visita nella regione dell’inviato statunitense, Mitchell, la Lega araba ha annunciato di volersi rivolgere al Consiglio di sicurezza dell'Onu per ottenere una risoluzione contro la costruzione di nuove colonie israeliane.

Cina-India
Una "linea rossa" per costanti e dirette comunicazioni sarà istituita tra Cina e India. E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta diffusa a termine del vertice oggi a New Delhi tra il premier indiano, Singh, e il suo omologo cinese, Wen Jiabao. I due Paesi, lo ricordiamo, hanno combattuto una breve guerra nel 1962 e hanno ancora delle dispute su parti del confine di quattromila chilometri che condividono.

Nepal - sciagura aerea
Sono 22 i morti nell’incidente aereo avvenuto ieri sulle montagne rocciose del Nepal. Si tratta di turisti bhutanesi. A bordo del velivolo anche un americano. Stando ad alcune fonti, avevano dichiarato di essere cittadini nepalesi per godere di tariffe agevolate.

Haiti elezioni
L’Inviato speciale dell’Onu per Haiti, l’ex presidente americano Bill Clinton, e la Francia hanno chiesto un’obiettiva verifica dei risultati delle elezioni del 28 novembre scorso, contestati dall'opposizione. Intanto nel Paese, ancora in emergenza per il colera, hanno preso il via due missioni tecniche dell'Organizzazione per gli Stati americani per verificare i voti e gli eventuali ricorsi. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 350

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