Obama presenta la strategia per l'Afghanistan: ritiro responsabile del contingente
dal luglio 2011
Ancora violenza in Afghanistan. Almeno 14 civili sono morti per l’esplosione di un
ordigno al passaggio del mezzo sul quale viaggiavano nei dintorni di Herat. Intanto
si registra un nuovo appello del presidente afghano Hamid Karzai ai talebani affinché
accettino la sua proposta di dialogo e contribuiscano a ristabilire la pace nel Paese.
Sempre stamani è stata presentata dal presidente Obama la revisione annuale della
strategia della guerra in Afghanistan. Nel documento si parla di un arresto dell’azione
dei talebani in gran parte del Paese. Tuttavia si tratta di progressi fragili che
inducono l’amministrazione Usa ad una riduzione responsabile del contingente dal luglio
2011.
Iran È salito a 34 vittime il bilancio dell’attentato kamikaze
di ieri a Chabahar, nel sudest dell’Iran, durante una processione sciita per la ricorrenza
dell'Ashura. L’azione è stata rivendicata dal gruppo estremista sunnita Jundullah.
Iraq
- Sanzioni Onu Importante decisione ieri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu
nei confronti dell’Iraq. Sono state infatti revocate le sanzioni imposte durante il
regime di Saddam Hussein, in particolare la proibizione delle attività nucleari civili
e la fine del programma “oil for food”. Quest’ultimo provvedimento era stato approvato
in favore della popolazione colpita dall’embargo internazionale.
Italia.
Per Confindustria ripresa più lenta del previsto. Intanto nasce il terzo polo "L'Italia
sul fronte dell'uscita dalla crisi ancora una volta rimane indietro''. E' l'analisi
del Centro studi di Confindustria che ha limato al ribasso le stime del prodotto interno
lordo (pil), prevedendo che la crescita si fermerà al +1% nel 2010 ed al +1,1% nel
2011. Secondo il documento, dall'inizio della crisi sono stati persi circa di 540
mila posti di lavori. Intanto, dopo il voto di fiducia del parlamento al governo Berlusconi,
è in fermento il quadro delle alleanze politiche. Ieri, ha preso forma il “Polo della
Nazione”, composto da Futuro e Libertà di Fini, l’Udc di Casini e Alleanza per l'Italia
di Rutelli e il Movimento per le Autonomie di Lombardo. Il servizio di Marco Guerra:
“Un'area
politica di responsabilità”: il nuovo polo si configura con questa accezione. Casini,
Fini e Rutelli hanno battezzato la nuova compagine politica come una forza di "opposizione
responsabile e pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro
agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economico-sociali e dalle
grandi riforme che servono al Paese". Il progetto terzista al momento si concretizza
attraverso un coordinamento di 100 parlamentari – facenti capo a Futuro e liberta,
Udc, Api e Movimento per le autonomie – che da gennaio si riuniranno in assemblea
per individuare le strategie organizzative della loro azione. Si tratta però di una
strada ancora piena di incognite, a partite dal nome stesso della formazione – c'é
chi preferirebbe "Polo della Nazione" piuttosto che "Polo per l'Italia" – per arrivare
a questioni di fondo legate soprattutto ai temi etici. Ma l’aggregazione di un nuovo
fronte moderato serve anche a serrare le fila contro l’apertura del premier Berlusconi
verso tutti i singoli parlamentari dell’opposizione, delusi dopo il voto di fiducia.
Al momento, si allontana quindi l’ipotesi di una crisi pilotata per far entrare l’Udc
nell’esecutivo e ed evitare nuove elezioni anticipate.
Kosovo Il
premier kosovato, Thaci, al centro di polemiche per il suo presunto coinvolgimento
in un traffico di organi di cittadini serbi alla fine degli anni Novanta, quando era
a capo dell’Esercito di liberazione del Kosovo. Ad accusarlo un rapporto sulla malavita
organizzata nei Balcani, commissionato dal Consiglio d'Europa. Critiche sono giunte
dall’Albania, plauso invece della Serbia all’inchiesta. L’Ue, tramite la portavoce
della responsabile della politica estera e di sicurezza Catherine Ashton, ha fatto
sapere di prendere in considerazione ''molto seriamente'' le accuse di traffico di
organi rivolte a Thaci, e ha invitato il relatore del Consiglio d’Europa, Dick Marty,
a presentare le prove in suo possesso alle autorità competenti.
Wikileaks L'Alta
Corte di Londra ha deciso di concedere la libertà su cauzione a Julian Assange. Il
fondatore di Wikileaks potrà quindi uscire su pagamento di una somma di 200 mila sterline
in contanti. Contro la liberazione di Assange era ricorsa la Svezia, Paese nel quale
è imputato per violenza sessuale e che ne ha chiesto l’estradizione.
Russia Mosca
teatro di guerra ieri per i violenti scontri tra i gruppi nazionalisti e quelli della
comunità caucasica. Il bilancio parla di circa 1.350 fermi, del ricovero di 30 persone
negli ospedali per contusioni e ferite, oltre che del sequestro di 500 oggetti impropri
tra coltelli, mazze e spranghe, e di due procedimenti penali già aperti contro due
distinti gruppi di caucasici.
Medio Oriente Il dibattito sulla ripresa
dei negoziati diretti israelo-palestinesi è proseguito, ieri, al Cairo, dove si sono
riuniti i vertici della Lega Araba. In concomitanza con la visita nella regione dell’inviato
statunitense, Mitchell, la Lega araba ha annunciato di volersi rivolgere al Consiglio
di sicurezza dell'Onu per ottenere una risoluzione contro la costruzione di nuove
colonie israeliane.
Cina-India Una "linea rossa" per costanti e dirette
comunicazioni sarà istituita tra Cina e India. E' quanto si legge nella dichiarazione
congiunta diffusa a termine del vertice oggi a New Delhi tra il premier indiano, Singh,
e il suo omologo cinese, Wen Jiabao. I due Paesi, lo ricordiamo, hanno combattuto
una breve guerra nel 1962 e hanno ancora delle dispute su parti del confine di quattromila
chilometri che condividono.
Nepal - sciagura aerea Sono 22 i morti
nell’incidente aereo avvenuto ieri sulle montagne rocciose del Nepal. Si tratta di
turisti bhutanesi. A bordo del velivolo anche un americano. Stando ad alcune fonti,
avevano dichiarato di essere cittadini nepalesi per godere di tariffe agevolate.
Haiti
elezioni L’Inviato speciale dell’Onu per Haiti, l’ex presidente americano Bill
Clinton, e la Francia hanno chiesto un’obiettiva verifica dei risultati delle elezioni
del 28 novembre scorso, contestati dall'opposizione. Intanto nel Paese, ancora in
emergenza per il colera, hanno preso il via due missioni tecniche dell'Organizzazione
per gli Stati americani per verificare i voti e gli eventuali ricorsi. (Panoramica
internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 350
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