2010-12-15 15:08:45

Grecia: il dramma degli immigrati a Evros


Situazione critica per migranti e richiedenti asilo nelle strutture di detenzione nella regione greca di Evros. La denuncia arriva da Medici senza Frontiere che chiede al governo di Atene misure immediate per garantire condizioni di accoglienza dignitose per i migranti. Il servizio è di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Attraversano il fiume Evros quasi 300 persone al giorno fra richiedenti asilo e migranti. In questa situazione tutto il sistema di accoglienza della regione greca, al confine con la Turchia, è crollato. Le condizioni delle persone nei centri sono disumane e parliamo di regioni dove fa molto freddo, dove le temperature sono al di sotto dello zero. Kostas Moschochoritis, direttore generale di Medici senza Frontiere Italia:

R. - Come Medici Senza Frontiere abbiamo già lavorato in questa regione. Le condizioni non sono mai state buone e dignitose per i migranti, però quest’ulteriore flusso ha fatto sì che la situazione diventasse completamente insostenibile. Le strutture di accoglienza non bastano: ad esempio, una struttura che ha una capacità di 45 persone ne contiene 145. In un’altra non ci sono né riscaldamento né acqua calda, in un’altra ancora anziché 35 persone ve ne sono 115. Le persone non sono divise tra uomini e donne, anche i minorenni non accompagnati si trovano, per giorni, insieme agli adulti. Ci sono medici ed infermieri del Ministero della Sanità ma non bastano. Non solo: mancano gli interpreti, ed in questi casi se non si ha l’interprete il medico non può comunicare con il paziente.

D. - Dal punto di vista strettamente medico ci sono delle urgenze?

R. - Innanzitutto ci sono le malattie respiratorie, causate dal freddo e dalle condizioni sia di passaggio di emigranti in Grecia sia dalle condizioni delle strutture di accoglienza. Ci sono problemi di infezioni della pelle per via delle condizioni igieniche non affatto adeguate, inoltre ai migranti che entrano in Grecia, il “triage”, cioè la selezione che consente di accertare le condizioni, non viene fatto come si deve. In questo modo non vengono fatte divisioni tra chi ha dei problemi e chi invece non presenta alcun disturbo urgente.

D. - Medici senza Frontiere chiede al governo greco di attuare immediatamente misure che assicurino un'accoglienza di migranti e richiedenti asilo che rispetti la loro dignità ed inoltre, si rivolge all'Unione Europea...

R. - Come Medici senza Frontiere chiediamo all’Unione Europea e ad i suoi Stati membri di condividere la responsabilità nell’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo invece di concentrarsi solo sulle misure restrittive. A livello di accoglienza non abbiamo visto niente.

D. - I gruppi principali di queste persone che si trovano in Grecia da quali Paesi arrivano?

R. - Molti - quelli che seguono la strada che attraversa la Turchia - provengono dall’Afghanistan, dall’Iraq, dal Pakistan, dal Bangladesh. Ci sono poi altri che vengono dall’Africa: etiopi, somali, eritrei, che seguono un’altra strada, che in questo momento è un po’ più accidentata a causa del tempo.

D. - Parliamo di gruppi che dovrebbero, teoricamente, godere dello status di rifugiati politici…

R. - Una grossa fetta dei migranti che entrano in Grecia hanno, a priori, le condizioni per chiedere asilo, perché provengono da Paesi in cui c’è una guerra in corso. (vv)







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