Filippine: delegazione di vescovi ha incontrato un gruppo di parlamentari sulla salute
riproduttiva
Continua nelle Filippine il dibattito sulla controversa legge sulla salute riproduttiva.
Ieri, riferisce l’agenzia Ucan, una delegazione di vescovi guidata dal presidente
della Conferenza episcopale (Cbcp) mons. Nereo Odchimar ha incontrato un gruppo di
parlamentari per esporre la posizione della Chiesa. “Noi vescovi vi parliamo nel nome
di Dio: scegliete la vita e difendetela, sostenete il Vangelo della vita”, è stato
l’appello del presule che ha chiesto ai legislatori filippini di fare in modo che
“il provvedimento riconosca e tuteli la libertà di coscienza e religiosa”. “La proposta
di legge - ha detto ancora mons. Odchimar - deve spingere i genitori non solo ad essere
responsabili, ma anche ad essere ‘eroici’ nei loro doveri parentali ricevuti da Dio
e riconosciuti dallo Stato. Senza queste condizioni – ha ammonito – la nuova legge
separerebbe la Nazione da Dio”. Il rappresentante Joseph Victor Esercito ha espresso,
da parte sua, la disponibilità dei membri del Congresso “ad ascoltare ambedue le posizioni”,
sottolineando che il dialogo con la Chiesa “sarà un elemento importante” nella decisione
finale. Secondo quanto anticipato dal segretario generale della Cbcp mons. Juanito
Figura, dopo le festività natalizie seguirà un ulteriore incontro su altre questioni
dell’agenda politica del nuovo governo. Il dibattito sulla Reproductive Health Bill
– lo ricordiamo – va avanti da quattro anni. Anche se rifiuta l’aborto clinico, la
legge, sostenuta dal Presidente Benigno Equino, promuove un programma di pianificazione
familiare che impedisce alle coppie di avere più di due figli e favorisce la sterilizzazione
volontaria. I vescovi e le associazioni cattoliche sostengono invece il “Programma
di pianificazione naturale” (Nfp) conforme agli insegnamenti della Chiesa sulla paternità
e la maternità responsabile. (L.Z.)