2010-12-14 13:19:11

La rubrica sul Vaticano II: la "Lumen gentium" e l'autocoscienza della Chiesa


Non una lobby internazionale, né un “gruppo di interesse”. La Chiesa è Popolo di Dio, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo. La comprensione che oggi ha di se stessa – e che il Magistero dei Papi da sempre ribadisce e conferma – la Chiesa l’ha maturata ai tempi del Vaticano II. In particolare, fondamentali risultano le affermazioni della Costituzione dogmatica Lumen gentium. Il gesuita, padre Dariusz Kowalczyk, lo spiega nella sesta puntata della sua rubrica dedicata alla riscoperta dei documenti conciliari:RealAudioMP3

Spesso si sente: la Chiesa ha fatto qualcosa, non ha fatto qualcosa, dovrebbe far qualcosa. Ma a cosa pensiamo quando diciamo “Chiesa”? Per rispondere a tale domanda non possiamo non riferirci alla costituzione del Concilio Vaticano II Lumen gentium. Il guaio del parlare odierno sulla Chiesa consiste nel fatto che spesso discutono di essa quelli che non la conoscono dall’interno. In conseguenza esprimono piuttosto i propri sentimenti disordinati, e non quella realtà che fa sì che gli uomini e le donne vogliono costituire il corpo che noi chiamiamo “Chiesa”.

Durante il Concilio risuonava la domanda: Chiesa, che cosa dici di te stessa? In risposta la Chiesa – attraverso il Concilio – si auto-presenta come Popolo di Dio, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo. Dunque, noi siamo la Chiesa non perché ci piace di stare in un’associazione internazionale con il capo a Roma, ma perché la Santissima Trinità vuole avere la comunità concreta basata sui tre elementi: della parola, dei sacramenti, delle opere di carità. E chiunque voglia parlare della Chiesa, non può prescindere da questa auto-comprensione ecclesiale, anche se – come non-credente – non la condivide. Benedetto XVI nel suo ultimo libro afferma che la Chiesa non è “un gruppo d’interesse” e il suo compito non è “creare un prodotto o avere successo nelle vendite”, bensì “mantenere in un profondo rapporto con Dio stesso… una comunità di uomini liberi che attraversa nazioni e culture”.

Allora, quando diciamo “Chiesa” non dovremmo pensare solo al Papa e ai preti. Il Concilio ha ricuperato la coscienza che tutto il popolo di Dio è chiamato ad essere profetico, sacerdotale e regale, tutti sono chiamati alla santità. Dunque, prima di dire qualcosa sulla Chiesa facciamoci una domanda: Questa Chiesa è migliore o peggiore a causa del nostro modo di esserci?







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