Ong cattolica realizza 13 pozzi per gli agricoltori di Gaza
Tredici pozzi per Gaza. Li ha realizzati Gvc, Ong di impronta cattolica, con il finanziamento
della Cooperazione italiana, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini.
Ai pozzi - riferisce l'agenzia Sir - è collegata una rete per l’irrigazione di 3,6
chilometri. Grazie a questo progetto 130 famiglie di agricoltori potranno così tornare
a coltivare le proprie terre, in tutto o in parte abbandonate dopo che a fine 2008
l’offensiva militare israeliana aveva distrutto le infrastrutture idriche. L’intervento
Gvc è stato inaugurato nei giorni scorsi a Beit Hanoun. “A Gaza la mancanza di acqua
– ha spiegato il direttore di Gvc, Gianluca Borghi – sta bloccando la ripresa della
produzione agricola locale. Farla ripartire è un’assoluta priorità non solo per l’economia,
visto che il blocco delle importazioni alle frontiere con Israele rende altrimenti
problematico il reperimento di prodotti freschi quali ortaggi, frutta e carne provocando
una situazione di pericolosa insicurezza alimentare che rischia di danneggiare soprattutto
i bambini e le fasce più deboli della popolazione”. Da questa consapevolezza nasce
il progetto del Gvc. Grazie a un finanziamento complessivo di 485mila euro Gvc ha
realizzato 13 pozzi, individuati insieme a Overseas – altra Ong emiliana attiva a
Gaza per il ripristino dei terreni abbandonati – per favorire il massimo impatto possibile.
(R.P.)