I vescovi iracheni domani all'Europarlamento per parlare della situazione dei cristiani
Una delegazione di vescovi iracheni domani e dopodomani a Strasburgo illustrerà la
situazione dei cristiani nel loro Paese presso la sede del Parlamento Europeo, di
fronte ai membri dell'organismo. “Vogliamo che l'Europa e l'Occidente esercitino pressioni
sul Governo iracheno perché si garantiscano i diritti dei cristiani e delle minoranze
religiose”, ha spiegato l'arcivescovo di Mosul dei Siri, mons. Basile Georges Casmoussa.
La delegazione è composta dall'arcivescovo Casmoussa, dal vicario patriarcale caldeo
di Baghdad dei Siri, mons. Matti Shaba Matoka, e dal vicario patriarcale caldeo di
Baghdad, mons. Shlemon Warduni. “Noi non vogliamo scappare e abbandonare l'Iraq”,
ha spiegato l'arcivescovo Casmoussa. Vogliamo continuare a vivere qui, ma in pace”.
“Ringraziamo tutti quei Paesi disposti ad accettare i cristiani iracheni in fuga,
ma non è questa la soluzione”, ha aggiunto. Secondo il presule, “non si può accettare”
la situazione di violenza che vive il Paese. “Per aiutare i cristiani in Iraq è necessario
garantire la sicurezza, poter professare liberamente il proprio credo e frequentare
senza paura i luoghi di culto”. L'iniziativa dei presuli di recarsi a Strasburgo -
riferisce l'agenzia Zenit - si inserisce in una serie di azioni volte a sensibilizzare
l'opinione pubblica e le istituzioni internazionali sulla violenza anticristiana in
Iraq. (R.P.)