Messa del cardinale Comastri in San Pietro con i bambini degli oratori romani:
la vita può cambiare, perché Dio è venuto in mezzo a noi
Duemila bambini del Centro Oratori Romani, con accompagnatori e genitori, hanno partecipato
questa mattina alla Santa Messa in San Pietro presieduta dal cardinale Angelo Comastri,
vicario generale del Papa per la Città del Vaticano. La celebrazone ha preceduto la
benedizione del Pontefice dei Bambinelli, destinati ai presepi delle famiglie, delle
scuole e delle parrocchie. Ce ne parla Roberta Barbi:
Non solo
un cenone, una settimana bianca o una festa con gli amici: il Natale è la celebrazione
della nascita di Gesù, anche se molti dimenticano il Festeggiato. Così il cardinale
Comastri spiega il Natale ai piccoli riuniti nella Basilica Vaticana e li esorta a
fare come Madre Teresa, che preparava il presepe la prima domenica d’Avvento, senza
mettere paglia nella mangiatoia, ma aggiungendola filo per filo, ogni volta che veniva
compiuta un’opera di carità, in modo che Gesù nascesse in mezzo alla carità, ma anche
alla gioia, perché ogni buona azione è portatrice di gioia. E così, ogni anno – prosegue
il porporato - rivivere la nascita di Gesù è per tutti i cristiani motivo di gioia:
“È
Dio che si è fatto vicino. È Dio che è venuto in mezzo a noi, nella nostra famiglia
umana. Si è imparentato con tutti noi. Ed è chiaro che se Dio si è fatto vicino, è
possibile un mondo migliore. È possibile una vita più buona”.
“Se Dio
è vicino, se Dio è incontrabile, la vita può cambiare”. Il cardinale Comastri ricorda
le figure di San Paolo che da persecutore dei cristiani arriva a scrivere l’Inno alla
Carità, Sant’Agostino, San Francesco d’Assisi e, più recentemente, il Beato Charles
de Foucauld: tutti uomini la cui vita si è rinnovata nell’incontro con il Signore.
Un incontro che ogni Natale si ripete grazie al miracolo dell’Incarnazione, rappresentata
da quel Bambinello posto al centro del presepe nella casa di ognuno di noi.