“Ovunque vi sia un pellegrinaggio deve essere possibile sperimentare la spiritualità
cristiana, la cultura europea e la comunità ecclesiastica” che sono i “tre requisiti”
di una pastorale del pellegrinaggio valida anche in futuro. Lo ha detto a Vienna,
in un’intervista a Kathpress ripresa dall’agenzia Sir, Anton Wintersteller, che per
molti anni è stato direttore dell’Ufficio per la Pastorale del turismo della diocesi
di Salisburgo. Il pellegrinaggio è un’esperienza unica, importante, capace di contribuire
all’integrazione europea: “Il cammino da solo non basta, è determinante il messaggio
– ha aggiunto – unire il cammino al messaggio: questo è ciò che fa la Chiesa”. Wintersteller
ha poi evidenziato come l’industria del turismo abbia ormai manifestato un certo interesse
per l’esperienza dei pellegrinaggi, creando “ponti tra Chiesa e turismo”. In Austria,
infatti, ogni anno tra le 50 e le 80mila persone partono per pellegrinaggi. (R.B.)