Bolivia: la Chiesa chiede di non escludere la religione dalla 'formazione integrale'
Il Consiglio Boliviano dei Laici ha espresso la sua preoccupazione circa le nuove
leggi in discussione, in particolare la nuova Legge sull'Istruzione "Avelino Sinani
e Elizardo Perez". Il documento è l’espressione dell'assemblea realizzata all’inizio
del mese, durante la quale si è parlato in modo particolare delle diverse manifestazioni
offensive contro i Pastori della Chiesa cattolica che“non fanno altro che compiere
la loro missione profetica di annunciare e denunciare tutto ciò che va contro la dignità
della persona umana”. L’agenzia Fides, sottolinea come il Consiglio dei Laici abbia
espresso alcune considerazioni preoccupanti sulle leggi approvate e quelle ancora
da approvare, in particolare la legge sull'istruzione “Avelino Sinani-Elizardo Pérez”.
I firmatari temono che, “benché si viva in uno Stato laico si possa fare a meno di
una Formazione integrale, che educhi anche all'aspetto trascendentale della persona;
inoltre la nuova legge tocca anche il diritto dei genitori a chiedere l'educazione
migliore per i loro figli”. Infine c’è stata anche una protesta per l'imminente chiusura
dell'Istituto Cattolico Superiore, che per anni ha contribuito alla formazione di
molti professionisti in materia di istruzione a livello nazionale. “Come organizzazioni
impegnate nella missione di costruire il Regno di Dio , viviamo in uno situazione
di emergenza e nell'atteggiamento di preghiera, affinché lo Spirito Santo illumini
e guidi i nostri leader del governo nella ricerca del bene comune per tutti i boliviani”
; è quanto si legge a conclusione del comunicato. Il documento è firmato da Felipa
Martínez Ruíz, presidente del Consiglio Boliviano dei Laici. ( C.P.)