Siria: continuano le celebrazioni per i 150 anni del martirio di otto Francescani
Si concluderanno il 10 luglio 2011 le celebrazioni per il 150.mo anniversario del
martirio di otto Frati minori (10 luglio 1860) nella parrocchia latina di Damasco,
in Siria, retta dai Frati dalla Custodia di Terra Santa. Il ricordo dell’evento è
iniziato il 5 luglio scorso con una processione tra la parrocchia latina di San Paolo
e la parrocchia maronita (oltre agli otto Frati minori, vennero massacrati anche tre
fratelli laici maroniti). Il martirio dei Francescani di Damasco, si legge sul sito
www.terrasanta.net, è legato ad una vera e propria guerra civile scoppiata tra maroniti
e drusi in seguito ad un accordo tra Impero ottomano e potenze europee (1843) per
dividere la montagna libanese in due regioni. Numerosi villaggi cristiani furono distrutti
e saccheggiati dai drusi, che massacrarono migliaia di cristiani. E i disordini si
estesero fino a Damasco. Nel quartiere cristiano di Bab-Touma, dove i Francescani
(sette spagnoli e un austriaco) vivevano dividendo con i poveri il loro pane, le violenze
durarono giorni. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1860, i Frati e i tre fratelli
maroniti (Francesco, Abd-el-Mooti e Raffaele Massabki) si rifugiarono fra le mura
del convento. Il padre guardiano Emanuele Ruiz preparò i confratelli al peggio, invitandoli
a confessarsi e a comunicarsi. Forse uno degli inservienti introdusse gli assassini
per una piccola porta e tutti furono massacrati in odium fidei. Il 10 ottobre 1926
sono stati beatificati da Pio XI e oggi la memoria liturgica dei beati martiri di
Damasco (Emanuele Ruiz, Carmelo Volta, Engelbert Kolland, Ascanio Nicanore, Pietro
Soler, Nicola Alberga, Francesco Pinazo, Giovanni Giacomo Fernandez sono i nomi dei
frati) si celebra il 10 luglio. “In occasione dell’anniversario – spiega il superiore
del convento di San Paolo a Damasco fra Raimondo Girgis - abbiamo ristampato in lingua
araba un libro con i profili dei martiri. Con il permesso dall'autorità civile, l’abbiamo
distribuito ai fedeli, che sempre più spesso si recano a pregare sulle reliquie dei
martiri. Abbiamo anche introdotto, ogni venerdì, la Santa Messa sull'altare dei martiri,
per chiedere la loro intercessione per la pace in Medio Oriente e perché la Siria,
in modo particolare, veda sempre più fiorire la presenza cristiana”. (T.C.)