Sono ripresi martedì scorso, a Ramallah, presso la sede del presidente palestinese
Mahmoud Abbas, i colloqui fra la Santa Sede e l’Olp in seguito all’Accordo Fondamentale
del 2000. “I colloqui – riferisce un comunicato congiunto - sono volti al conseguimento
di un accordo internazionale complessivo che regoli e promuova la presenza e le attività
della Chiesa Cattolica nei Territori Palestinesi, per rafforzare le speciali relazioni
tra la Santa Sede e l’Olp”. I colloqui sono stati presieduti congiuntamente da mons.
Ettore Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, e dal sig. Ziad
Al-Bandak, consigliere del presidente per le Relazioni con i Cristiani. “I colloqui
– prosegue il comunicato - si sono svolti in un’atmosfera cordiale. Entrambe le parti
hanno concordato di stabilire un gruppo di lavoro che elabori il summenzionato accordo
complessivo”. La delegazione della Santa Sede era composta da: mons. Antonio Franco,
delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina; mons. Salim Sayegh, vicario generale
del Patriarcato Latino ad Amman; mons. Maurizio Malvestiti, sotto-segretario della
Congregazione per le Chiese Orientali; mons. Alberto Ortega, officiale della Segreteria
di Stato; mons. Waldemar Sommertag, consigliere della Delegazione Apostolica a Gerusalemme;
dott. Ghassan Faramand, consigliere legale e padre Emil Salayta, presidente del Tribunale
Ecclesiastico in Gerusalemme. La delegazione palestinese era composta da: dott. Nabil
Shath, membro del Comitato Centrale; sig. Nimer Hamad, consigliere del presidente;
l’ambasciatore Shawqi Armali; dott. Ramzi Khouri, capo del Fondo Nazionale Palestinese;
dott. Bernard Sabella, membro del Consiglio Legislativo Palestinese; e sig. Issa Kassissieh,
vice-capo del Dipartimento per i Negoziati.