Rapporto sulle discriminazioni dei cristiani in Europa
I cristiani sono vittime di discriminazione e intolleranza anche in Europa. La lista
dei fatti è lunga: limitazioni nella libertà di coscienza e di espressione, diffamazione
e insulto anche a mezzo stampa, rimozione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici
fino ad arrivare a veri e propri atti di vandalismo e di violenza. A fare il punto
sulla situazione - riferisce l'agenzia Sir - è l’ “Osservatorio sulla intolleranza
e la discriminazione contro i cristiani in Europa” che domani presenterà a Vienna
un Rapporto in cui registra nell’arco di 5 anni “Fatti e Personaggi relativi al recente
e crescente fenomeno di intolleranza e discriminazione contro i cristiani in Europa”.
Il Rapporto sarà presentato in occasione del “Meeting on Freedom of Religion” promosso
oggi e domani a Vienna, dall'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in
Europa (Osce). Il documento – di 40 pagine e sotto embargo fino a domani – passa in
rassegna dettagliata fatti e situazioni registrati nei diversi Paesi europei: Francia,
Italia, Germania, Regno Unito, Svezia fino ad raggiungere la Turchia, la Grecia, l’Albania.
"La libertà religiosa - spiega il direttore dell’Osservatorio Gudrun Kugler - è in
pericolo soprattutto per quanto riguarda la sua dimensione pubblica e istituzionale.
Abbiamo anche ricevuto molte segnalazioni – prosegue Kugler - sulla rimozione dei
simboli cristiani, sulla rappresentazione travisata, stereotipata e negativa dei cristiani
nei media, e sui disagi sociali di cui sono vittime i cristiani, come l'essere ridicolizzati
o svantaggiati nei luoghi di lavoro. Lavoriamo per una maggiore consapevolezza di
un problema crescente in Europa, come primo passo di un rimedio. Il nostro obiettivo
sono diritti uguali per tutti, compresi i cristiani". Il documento si conclude con
una serie di raccomandazioni ai governi dei Paesi europei, all’Unione Europea e alle
istituzioni internazionali sui diritti umani. (R.P.)