Irlanda: misure eccezionali contro la crisi. Chiesa impegnata nel sostenere la popolazione
In Irlanda si cerca di rispondere alla crisi finanziaria che ha investito il Paese.
Il piano di austerity 2011, presentato ieri in Parlamento, prevede risparmi per 6
miliardi di euro. La manovra toccherà pensioni, salari minimi e assegni familiari.
Sarà ridotto del 10% il credito di imposta e per la prima volta la platea dei contribuenti
viene allargata ad un’ampia fascia a basso reddito. Presentando la manovra, il ministro
delle Finanze irlandese, Brian Lenihan, ha ricordato che queste eccezionali misure
sono necessarie per affrontare “la peggiore crisi economica della storia irlandese”.
Anche i vescovi irlandesi assicurano il loro impegno per sostenere la popolazione,
condividendone preoccupazioni e problemi. Mons. Denis Brennan, vescovo di Ferns, sottolinea
in una lettera inviata ai fedeli e ripresa dall’agenzia Sir che “molte persone sentono
un senso di impotenza”. Allo sconvolgimento “per il rapido declino delle ricchezze”
– aggiunge il presule – occorre reagire anche con proposte di solidarietà. “In tempi
come questi – spiega mons. Denis Brennan – abbiamo bisogno di aiutarci a vicenda”.
“I gruppi parrocchiali, le organizzazioni possono svolgere un ruolo fondamentale,
creando comunità e un senso di appartenenza”. Il vescovo di Ferns ha infine ricordato
la colletta annuale promossa dalla Società di San Vincenzo de Paoli che si terrà nelle
parrocchie irlandesi fino al prossimo 12 dicembre. “Un’occasione – ha osservato il
presule – per offrire speranza attraverso l’aiuto”. (A.L.)