2010-12-08 15:03:41

Lettera del cardinale Bertone a nome del Papa per i 10 anni del Centro Giovanni Paolo II a Loreto


Il Papa partecipa "con gioia" alla celebrazione con cui tutta la Comunità Lauretana ringrazia il Signore "per la preziosa attività del Centro Giovanni Paolo II", a dieci anni dalla sua nascita. E’ quanto scrive il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone in una lettera inviata a nome di Benedetto XVI a mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto. Parlando di questo luogo come un importante punto di riferimento per molteplici iniziative che hanno visto i giovani come protagonisti, il porporato ricorda come nel corso dell'incontro internazionale giovanile che si tenne a Loreto nel 1995, Giovanni Paolo II rivolgendosi alle migliaia di giovani provenienti da tutta Europa disse: "Ecco la vostra casa"! Da quella entusiasmante esperienza nacque l'idea di realizzare un Centro permanente, che potesse dare ospitalità a chiunque e che potesse diventare una singolare palestra d'incontro e di dialogo tra la comunità cristiana e le nuove generazioni. “Quanti si recano in pellegrinaggio al Santuario della Santa Casa - spiega il cardinale Bertone - vengono carichi del proprio bagaglio esistenziale, a presentare alla Vergine Lauretana le proprie aspirazioni, le speranze ma anche le delusioni e le inquietudini" e "attendono da Lei, una risposta”. In questo luogo soprattutto i ragazzi, provenienti da tutto il mondo possono fare la piacevole scoperta di non essere soli, possono condividere le proprie esperienze, in altre parole, possono “vivere l'incontro con gli altri come un vero evento di grazia”. Sottolineando le difficoltà, i turbamenti, le complicazioni propri della fase giovanile dell'esistenza, il porporato ribadisce l’importanza di questi incontri che aiutano i giovani a compiere un itinerario di maturazione umana e relazionale, per giungere ad una maggiore conoscenza di sé stessi ma soprattutto ad una più forte consapevolezza della presenza del Signore Gesù nella loro vita. “Venendo a bussare alla porta di Maria Santissima - prosegue - essi hanno avuto la gioia inaspettata di incontrare il Signore, e questo ha impresso una svolta alla loro esistenza”. Quindi l’auspicio affinché ogni giovane, seguendo l’esempio di Gesù che ha dato la vita per i propri amici possa giungere in questo luogo per fare esperienza di un Dio, che lungi dall’essere solo un ideale è realmente vivo e presente. (C.S.)







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