2010-12-06 15:44:05

Pakistan: decine di morti in un attentato al confine con l'Afghanistan


Circa 50 persone sono morte e un centinaio sono rimaste ferite in una doppia esplosione in una strada nella Mohmand Agency, zona tribale pachistana al confine con l'Afghanistan. Lo riferisce Ary Tv. L'emittente aggiunge che dopo il duplice attentato a Ghalanai è stato imposto il coprifuoco. Nell'ufficio governativo era in corso una “jirga” (consiglio) di pace, secondo quanto riferisce il quotidiano The Express Tribune e proprio questa riunione poteva essere l'obiettivo dell'attentato. L'attacco ricorda quello avvenuto lo scorso luglio, sempre contro un”'assemblea di pace” costato la vita a 55 persone. E bisogna dire che nella notte nella zona tribale denominata Bajaur Agency al confine con l'Afghanistan estremisti islamici hanno distrutto con l'uso di esplosivi due scuole elementari. Secondo il quotidiano The Nation negli ultimi due anni circa 250 istituti scolastici sono stati distrutti dai fondamentalisti nelle zone tribali di confine. Di queste, un centinaio di scuole sono state distrutte in Bajaur, 86 nella Khyber Agency e 59 nella Mohmand Agency.

In Afghanistan una mina uccide due agenti di polizia
Due agenti di polizia sono morti oggi e altri due sono rimasti feriti quando il veicolo su cui viaggiavano nella provincia meridionale afghana di Kandahar è saltato su una mina collocata sul ciglio della strada. Lo scoppio - ha detto il vice capo della polizia colonnello Fazal Ahmad Sherzad - è avvenuto davanti alla Qabail High School, nel quartiere Family ad est della città. Da parte sua la polizia ha ucciso due militanti durante uno scontro a fuoco a Kandahar City.

Accordo Afghanistan-Pakistan per la lotta al terrorismo
Afghanistan e Pakistan si sono accordati per “eliminare i santuari del terrorismo nei loro rispettivi territori”, mentre Islamabad riconosce che “il processo di riconciliazione afghano deve essere guidato dagli afghani”. È quanto emerge dal comunicato congiunto firmato ieri a Kabul al termine di una visita di due giorni del premier pachistano Yousuf Raza Gilani. Per quanto riguarda il terrorismo, Gilani ed il presidente afghano Hamid Karzai ritengono che “i due Paesi rilanceranno la loro effettiva cooperazione per combattere e sconfiggere le minacce terroristiche ed eliminare le loro basi, dovunque esse siano”. Secondo gli analisti il testo contiene una novità sulla questione del processo di riconciliazione in Afghanistan e per il quale finora il Pakistan si considerava essenziale.

Sale a 42 il numero dei morti per l’incendio sul monte Carmelo
È salito a 42 il numero delle vittime dell'incendio sul monte Carmelo con la morte stamane nell'ospedale di Haifa della donna poliziotto Ahuva Tomer, 52 anni. Tomer era commissario capo della polizia di Haifa e lo scorso giovedì era rimasta ustionata in tutto il corpo mentre cercava di prestare soccorso ai passeggeri di un autobus di guardie carcerarie che si era capovolto ed era stato imprigionato dalle fiamme. Il gigantesco incendio sul monte Carmelo, alle porte di Haifa, ora è spento. L'arrivo della pioggia - dopo uno dei più lunghi periodi di siccità e di caldo eccezionale nella storia del Paese – ha facilitato nel corso della notte l'operato dei vigili del fuoco per spegnere gli ultimi tre focolai che erano rimasti accesi. I giornali riferiscono intanto che le prime stime dei danni causati dall'incendio ammontano a circa due miliardi di shekel (400 milioni di euro).

Mobilitazione per un palestinese imprigionato per aver criticato l’Islam
L'Ong per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch (HRW) ha chiesto all'Autorità palestinese l'immediata scarcerazione e la tutela dell'incolumità di un giovane palestinese che era stato arrestato un mese fa in Cisgiordania dopo essersi professato ateo e aver criticato l'Islam e altre religioni su un sito internet. “L'affermazione delle autorità palestinesi che Hasayin ha offeso i musulmani non può essere una giustificazione per una detenzione arbitraria” ha detto Joe Stork, vice direttore per il Medio Oriente di HRW, in un comunicato stampa. L'offesa di sentimenti religiosi è un reato previsto dal codice penale palestinese, che ha assorbito quello giordano. Ma secondo HRW leggi che penalizzano pacifiche critiche a convinzioni religiose violano standard internazionali di diritti umani.

Ancora combattimenti e morti a Mogadiscio
Almeno 22 morti e 35 feriti in nuovi sanguinosi scontri a Mogadiscio nel fine settimana tra i ribelli al Shabaab e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua). Il primo ministro somalo Mohamed Abdullahi si è congratulato con i soldati del governo di transizione somalo (Tfg) affermando che le sue truppe hanno inflitto una sonora sconfitta ai ribelli Shabaab. Da parte loro gli integralisti hanno affermato di avere ucciso decine di truppe filo-governative. Recentemente il contingente di pace dell'Ua è stato aumentato di altri 850 soldati del Burundi, che si aggiungono agli 8.000 già presenti nel Paese del Corno d'Africa.

Bond europei contro la crisi dell'Ue
Dalle pagine del Financial Times il ministro dell’Economia italiano Tremonti e il collega lussemburghese Jean-Claude Juncker rilanciano oggi la proposta di creare dei bond europei per far fronte alla crisi e mandare un messaggio forte ai mercati globali. Per Tremonti e Juncker, il Consiglio europeo dovrebbe procedere già questo mese alla creazione di un’Agenzia Europea del Debito, EDA, "con il mandato di raggiungere gradualmente" un'emissione equivalente "al 40% del Pil dell'Unione Europea e di ogni Paese membro". Una proposta che però sembra non convincere a pieno il ministro delle Finanze tedesco Schauble. Debora Donnini ha intervistato Giacomo Vaciago, professore di Economia all’Università cattolica di Milano.RealAudioMP3

R. – L’euro è una cosiddetta unione monetaria incompleta, perché nulla prevede di comune sulla gestione della finanza pubblica. E’ quindi una costruzione che o va avanti o va indietro. La proposta ragionevole, e non di oggi, di avere emissioni di debito sovrano comune, va chiaramente nella direzione di progredire sulla strada della graduale unificazione in senso federale dell’intera Europa, che ha sempre più senso con il passare degli anni, perché ormai i grandi Paesi del mondo sono Paesi da mezzo miliardo di abitanti.

D. – Perché questi bond potrebbero essere un modo di rafforzare l’euro e, soprattutto, far fronte alla crisi?

R. – La crisi dell’euro dell’ultimo anno fa sì che i mercati guardino ogni Paese e vedano se è divergente o meno rispetto al modello Germania. Un titolo comune diventa un’ancora forte per l’intera flottiglia dei Paesi dell’euro, ciascuno dei quali è forte nella misura in cui lo sono gli altri 15.

D. – L’idea di Tremonti e Juncker sembra non convincere il ministro delle finanze tedesco, Schauble, che dice che questo richiederebbe cambiamenti fondamentali nei trattati europei e afferma che per costruire l’integrazione europea non si deve necessariamente ammortizzare tutto. Perché la Germania non è convinta?

R. – Perché pensano che in questo momento a loro non convenga: è meglio insegnare virtù, ai Paesi che sono stati trasgressori, col bastone. Il che, nel breve periodo, è comprensibile, ma se i politici devono essere lungimiranti, è un peccato che si fermino a quanto vale oggi. Ha ragione Schauble quando dice che bisogna cambiare i trattati, però cominciare a lavorare in quella direzione manderebbe un messaggio ai mercati: abbiamo un futuro davanti.(ap)

Accordo sul nucleare tra India e Francia
India e Francia hanno siglato un contratto per la costruzione di due centrali nucleari nello Stato di Maharashtra, nell'India centrale. L'accordo, dal valore stimato di 9,3 miliardi di dollari, è stato firmato durante un incontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro indiano Manmohan Singh questa mattina a New Delhi. Il colosso francese Areva Sa costruirà due reattori ad acqua pesante da 1.650 mw ciascuno, a Jaitpur, sulla costa del Mar Arabico.

Usa e Cina cercano di disinnescare la tensione tra le due Coree
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto al presidente cinese, Hu Jintao - in una conversazione telefonica tra i due leader oggi - di rivolgere alla Corea del Nord un “messaggio chiaro” riguardo alle sue azioni considerate “inaccettabili”. Da parte sua, il leader cinese Hu Jintao ha sostenuto che la situazione nella penisola coreana è “delicata”. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

“Se non verrà gestita correttamente ci sarà un aggravarsi della tensione”. Il presidente cinese si dice “fortemente preoccupato” e invita “tutte le parti interessate” alla “calma” e a ricercare una “risposta razionale”. La Cina, afferma, è “profondamente dispiaciuta” per le “perdite di vita e di proprietà nel duello di artiglierie del mese scorso” tre la due Coree. Nel bombardamento effettuato dalla Corea del Nord contro un'isola sudcoreana sono rimasti uccisi due militari e due civili. Intanto, la Corea del Sud ha iniziato oggi un altro ciclo di esercitazioni militari, a pochi giorni dalla fine di quelli avuti con gli Usa nel mar Giallo e mentre partecipa in qualità di osservatore alle manovre in corso tra Stati Uniti e Giappone che andranno avanti fino al 10 dicembre. L'iniziativa di Seul, sempre nell'ambito della risposta all'attacco d'artiglieria del 23 novembre della Corea del Nord contro l'isola di Yeonpyeong e costato la vita a 4 persone, durerà cinque giorni interessando 29 siti differenti, incluse le isole al limite delle acque territoriali con Pyongyang. In base a quanto riferito dal Comando delle forze Armate, in programma ci sono tiri d'artiglieria, manovre navali e di terra. La Corea del Sud, dopo il caso di Yeonpyeong, ha rafforzato le sue difese in cinque delle isole più settentrionali al confine con il Nord, schierando più soldati, lanciarazzi e missili di vario tipo.

Medvedev non esclude di ricandidarsi nel 2012
“Se la situazione del nostro Paese sarà normale e stabile e se avrò il sostegno della popolazione, non lo escludo. Ne ho già parlato”. Così il presidente russo Dmitri Medvedev torna a non escludere una sua possibile ricandidatura, per un secondo mandato presidenziale, nelle elezioni del 2012.

Otto persone uccise tra cui un bambino in Daghestan
Otto persone, tra cui un bambino di 9 anni colpito accidentalmente, sono rimaste uccise in un'operazione anti terrorismo nella provincia del Daghestan, vicino a Chechnya. Lo rende noto un portavoce del ministero degli Interni della repubblica del Caucaso del nord. Nel blitz - avvenuto ieri sera - sono rimasti uccisi sei sospetti militanti islamici ed uno dei poliziotti impegnati nell'operazione mentre il bambino è stato colpito accidentalmente da una pallottola nel corso dello scontro a fuoco. Ferito anche un pompiere, riferisce l'agenzia Interfax citando la polizia locale. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 340

E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.