Pakistan: decine di morti in un attentato al confine con l'Afghanistan
Circa 50 persone sono morte e un centinaio sono rimaste ferite in una doppia esplosione
in una strada nella Mohmand Agency, zona tribale pachistana al confine con l'Afghanistan.
Lo riferisce Ary Tv. L'emittente aggiunge che dopo il duplice attentato a Ghalanai
è stato imposto il coprifuoco. Nell'ufficio governativo era in corso una “jirga” (consiglio)
di pace, secondo quanto riferisce il quotidiano The Express Tribune e proprio questa
riunione poteva essere l'obiettivo dell'attentato. L'attacco ricorda quello avvenuto
lo scorso luglio, sempre contro un”'assemblea di pace” costato la vita a 55 persone.
E bisogna dire che nella notte nella zona tribale denominata Bajaur Agency al confine
con l'Afghanistan estremisti islamici hanno distrutto con l'uso di esplosivi due scuole
elementari. Secondo il quotidiano The Nation negli ultimi due anni circa 250 istituti
scolastici sono stati distrutti dai fondamentalisti nelle zone tribali di confine.
Di queste, un centinaio di scuole sono state distrutte in Bajaur, 86 nella Khyber
Agency e 59 nella Mohmand Agency.
In Afghanistan una mina uccide due agenti
di polizia Due agenti di polizia sono morti oggi e altri due sono rimasti feriti
quando il veicolo su cui viaggiavano nella provincia meridionale afghana di Kandahar
è saltato su una mina collocata sul ciglio della strada. Lo scoppio - ha detto il
vice capo della polizia colonnello Fazal Ahmad Sherzad - è avvenuto davanti alla Qabail
High School, nel quartiere Family ad est della città. Da parte sua la polizia ha ucciso
due militanti durante uno scontro a fuoco a Kandahar City.
Accordo Afghanistan-Pakistan
per la lotta al terrorismo Afghanistan e Pakistan si sono accordati per “eliminare
i santuari del terrorismo nei loro rispettivi territori”, mentre Islamabad riconosce
che “il processo di riconciliazione afghano deve essere guidato dagli afghani”. È
quanto emerge dal comunicato congiunto firmato ieri a Kabul al termine di una visita
di due giorni del premier pachistano Yousuf Raza Gilani. Per quanto riguarda il terrorismo,
Gilani ed il presidente afghano Hamid Karzai ritengono che “i due Paesi rilanceranno
la loro effettiva cooperazione per combattere e sconfiggere le minacce terroristiche
ed eliminare le loro basi, dovunque esse siano”. Secondo gli analisti il testo contiene
una novità sulla questione del processo di riconciliazione in Afghanistan e per il
quale finora il Pakistan si considerava essenziale.
Sale a 42 il numero
dei morti per l’incendio sul monte Carmelo È salito a 42 il numero delle vittime
dell'incendio sul monte Carmelo con la morte stamane nell'ospedale di Haifa della
donna poliziotto Ahuva Tomer, 52 anni. Tomer era commissario capo della polizia di
Haifa e lo scorso giovedì era rimasta ustionata in tutto il corpo mentre cercava di
prestare soccorso ai passeggeri di un autobus di guardie carcerarie che si era capovolto
ed era stato imprigionato dalle fiamme. Il gigantesco incendio sul monte Carmelo,
alle porte di Haifa, ora è spento. L'arrivo della pioggia - dopo uno dei più lunghi
periodi di siccità e di caldo eccezionale nella storia del Paese – ha facilitato nel
corso della notte l'operato dei vigili del fuoco per spegnere gli ultimi tre focolai
che erano rimasti accesi. I giornali riferiscono intanto che le prime stime dei danni
causati dall'incendio ammontano a circa due miliardi di shekel (400 milioni di euro).
Mobilitazione
per un palestinese imprigionato per aver criticato l’Islam L'Ong per la difesa
dei diritti umani Human Rights Watch (HRW) ha chiesto all'Autorità palestinese l'immediata
scarcerazione e la tutela dell'incolumità di un giovane palestinese che era stato
arrestato un mese fa in Cisgiordania dopo essersi professato ateo e aver criticato
l'Islam e altre religioni su un sito internet. “L'affermazione delle autorità palestinesi
che Hasayin ha offeso i musulmani non può essere una giustificazione per una detenzione
arbitraria” ha detto Joe Stork, vice direttore per il Medio Oriente di HRW, in un
comunicato stampa. L'offesa di sentimenti religiosi è un reato previsto dal codice
penale palestinese, che ha assorbito quello giordano. Ma secondo HRW leggi che penalizzano
pacifiche critiche a convinzioni religiose violano standard internazionali di diritti
umani.
Ancora combattimenti e morti a Mogadiscio Almeno 22 morti
e 35 feriti in nuovi sanguinosi scontri a Mogadiscio nel fine settimana tra i ribelli
al Shabaab e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua). Il primo ministro somalo Mohamed
Abdullahi si è congratulato con i soldati del governo di transizione somalo (Tfg)
affermando che le sue truppe hanno inflitto una sonora sconfitta ai ribelli Shabaab.
Da parte loro gli integralisti hanno affermato di avere ucciso decine di truppe filo-governative.
Recentemente il contingente di pace dell'Ua è stato aumentato di altri 850 soldati
del Burundi, che si aggiungono agli 8.000 già presenti nel Paese del Corno d'Africa.
Bond
europei contro la crisi dell'Ue Dalle pagine del Financial Times il ministro
dell’Economia italiano Tremonti e il collega lussemburghese Jean-Claude Juncker rilanciano
oggi la proposta di creare dei bond europei per far fronte alla crisi e mandare un
messaggio forte ai mercati globali. Per Tremonti e Juncker, il Consiglio europeo dovrebbe
procedere già questo mese alla creazione di un’Agenzia Europea del Debito, EDA, "con
il mandato di raggiungere gradualmente" un'emissione equivalente "al 40% del Pil dell'Unione
Europea e di ogni Paese membro". Una proposta che però sembra non convincere a pieno
il ministro delle Finanze tedesco Schauble. Debora Donnini ha intervistato
Giacomo Vaciago, professore di Economia all’Università cattolica di Milano.
R. – L’euro
è una cosiddetta unione monetaria incompleta, perché nulla prevede di comune sulla
gestione della finanza pubblica. E’ quindi una costruzione che o va avanti o va indietro.
La proposta ragionevole, e non di oggi, di avere emissioni di debito sovrano comune,
va chiaramente nella direzione di progredire sulla strada della graduale unificazione
in senso federale dell’intera Europa, che ha sempre più senso con il passare degli
anni, perché ormai i grandi Paesi del mondo sono Paesi da mezzo miliardo di abitanti.
D.
– Perché questi bond potrebbero essere un modo di rafforzare l’euro e, soprattutto,
far fronte alla crisi?
R. – La crisi dell’euro dell’ultimo anno fa sì
che i mercati guardino ogni Paese e vedano se è divergente o meno rispetto al modello
Germania. Un titolo comune diventa un’ancora forte per l’intera flottiglia dei Paesi
dell’euro, ciascuno dei quali è forte nella misura in cui lo sono gli altri 15.
D.
– L’idea di Tremonti e Juncker sembra non convincere il ministro delle finanze tedesco,
Schauble, che dice che questo richiederebbe cambiamenti fondamentali nei trattati
europei e afferma che per costruire l’integrazione europea non si deve necessariamente
ammortizzare tutto. Perché la Germania non è convinta?
R. – Perché pensano
che in questo momento a loro non convenga: è meglio insegnare virtù, ai Paesi che
sono stati trasgressori, col bastone. Il che, nel breve periodo, è comprensibile,
ma se i politici devono essere lungimiranti, è un peccato che si fermino a quanto
vale oggi. Ha ragione Schauble quando dice che bisogna cambiare i trattati, però cominciare
a lavorare in quella direzione manderebbe un messaggio ai mercati: abbiamo un futuro
davanti.(ap)
Accordo sul nucleare tra India e Francia India e
Francia hanno siglato un contratto per la costruzione di due centrali nucleari nello
Stato di Maharashtra, nell'India centrale. L'accordo, dal valore stimato di 9,3 miliardi
di dollari, è stato firmato durante un incontro tra il presidente francese Nicolas
Sarkozy e il primo ministro indiano Manmohan Singh questa mattina a New Delhi. Il
colosso francese Areva Sa costruirà due reattori ad acqua pesante da 1.650 mw ciascuno,
a Jaitpur, sulla costa del Mar Arabico.
Usa e Cina cercano di disinnescare
la tensione tra le due Coree Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha
chiesto al presidente cinese, Hu Jintao - in una conversazione telefonica tra i due
leader oggi - di rivolgere alla Corea del Nord un “messaggio chiaro” riguardo alle
sue azioni considerate “inaccettabili”. Da parte sua, il leader cinese Hu Jintao ha
sostenuto che la situazione nella penisola coreana è “delicata”. Il servizio di Fausta
Speranza:
“Se non verrà
gestita correttamente ci sarà un aggravarsi della tensione”. Il presidente cinese
si dice “fortemente preoccupato” e invita “tutte le parti interessate” alla “calma”
e a ricercare una “risposta razionale”. La Cina, afferma, è “profondamente dispiaciuta”
per le “perdite di vita e di proprietà nel duello di artiglierie del mese scorso”
tre la due Coree. Nel bombardamento effettuato dalla Corea del Nord contro un'isola
sudcoreana sono rimasti uccisi due militari e due civili. Intanto, la Corea del Sud
ha iniziato oggi un altro ciclo di esercitazioni militari, a pochi giorni dalla fine
di quelli avuti con gli Usa nel mar Giallo e mentre partecipa in qualità di osservatore
alle manovre in corso tra Stati Uniti e Giappone che andranno avanti fino al 10 dicembre.
L'iniziativa di Seul, sempre nell'ambito della risposta all'attacco d'artiglieria
del 23 novembre della Corea del Nord contro l'isola di Yeonpyeong e costato la vita
a 4 persone, durerà cinque giorni interessando 29 siti differenti, incluse le isole
al limite delle acque territoriali con Pyongyang. In base a quanto riferito dal Comando
delle forze Armate, in programma ci sono tiri d'artiglieria, manovre navali e di terra.
La Corea del Sud, dopo il caso di Yeonpyeong, ha rafforzato le sue difese in cinque
delle isole più settentrionali al confine con il Nord, schierando più soldati, lanciarazzi
e missili di vario tipo.
Medvedev non esclude di ricandidarsi nel 2012 “Se
la situazione del nostro Paese sarà normale e stabile e se avrò il sostegno della
popolazione, non lo escludo. Ne ho già parlato”. Così il presidente russo Dmitri Medvedev
torna a non escludere una sua possibile ricandidatura, per un secondo mandato presidenziale,
nelle elezioni del 2012.
Otto persone uccise tra cui un bambino in Daghestan Otto
persone, tra cui un bambino di 9 anni colpito accidentalmente, sono rimaste uccise
in un'operazione anti terrorismo nella provincia del Daghestan, vicino a Chechnya.
Lo rende noto un portavoce del ministero degli Interni della repubblica del Caucaso
del nord. Nel blitz - avvenuto ieri sera - sono rimasti uccisi sei sospetti militanti
islamici ed uno dei poliziotti impegnati nell'operazione mentre il bambino è stato
colpito accidentalmente da una pallottola nel corso dello scontro a fuoco. Ferito
anche un pompiere, riferisce l'agenzia Interfax citando la polizia locale. (Panoramica
internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 340
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