2010-12-05 14:59:37

India, programma rivolto ai giovani per una sessualità responsabile


Suor Bernardette Sangma, indiana, Figlia di Maria Ausiliatrice, si occupa da diversi anni di promozione e diritti umani, in particolare di progetti legati a donne e giovani. Nell’ambito dell’educazione alla prevenzione del contagio dell’Aids ha promosso la diffusione di progetti in molte nazioni dell’Asia come India, Cambogia, Thailandia, Filippine e in 22 nazioni africane tra cui il Sud- Africa. Il programma rivolto ai giovani, i più esposti al rischio di ammalarsi, parla di prevenzione all’Aids attraverso un discorso educativo ampio che abbraccia le tematiche dell’affettività e della corporeità. Ascoltiamo proprio suor Bernardette Sangma intervistata da Adriana Masotti:RealAudioMP3

R. – Il progetto che abbiamo realizzato si concretizza in un programma di cinque giorni con giovani di tutte le fedi e di un’età molto variegata. In questi cinque giorni, noi proponiamo un accompagnamento e una campagna d’informazione per aiutarli a fare scelte responsabili, soprattutto nell’ambito della sessualità. La nostra proposta è fondata sui valori. Per quanto riguarda i giovani cristiani, sono i valori cristiani. Per chi non è di fede cristiana, proponiamo i valori umani. Alla fine dei cinque giorni, invitiamo i giovani a fare liberamente una promessa di astinenza proprio per poi vivere la loro sessualità in pienezza, per non fare un cattivo uso della propria sessualità.

D. – Che impatto ha il vostro programma su di loro?

R. – L’eco è molto positiva. I giovani ci dicono: “Per la prima volta nella nostra vita riusciamo a parlare di questa dimensione della persona umana in modo libero”. Infatti in tanti contesti è ancora molto forte una specie di tabù per quanto riguarda la sessualità. I genitori, gli adulti, spesso non affrontano apertamente questa tematica con i giovani e le giovani. Per questo la risonanza che ci torna è positiva per questa possibilità di dialogare su questo argomento. Un altro aspetto è certamente la valorizzazione della loro sessualità umana. Una giovane diceva: “Ho apprezzato ad apprezzare la mia corporeità, la mia sessualità”.

D. – Suor Bernardette, la vostra proposta educativa – nel suo insieme – può essere uno strumento valido, anche nei confronti della prevenzione all’Aids?

R. – Sì, perché riusciamo a far capire ai giovani che la prevenzione del contagio e quindi della malattia resta proprio in questa scelta strategica della loro vita: fare scelte responsabili nell’ambito della sessualità. (gf)







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