India, programma rivolto ai giovani per una sessualità responsabile
Suor Bernardette Sangma, indiana, Figlia di Maria Ausiliatrice, si occupa da diversi
anni di promozione e diritti umani, in particolare di progetti legati a donne e giovani.
Nell’ambito dell’educazione alla prevenzione del contagio dell’Aids ha promosso la
diffusione di progetti in molte nazioni dell’Asia come India, Cambogia, Thailandia,
Filippine e in 22 nazioni africane tra cui il Sud- Africa. Il programma rivolto ai
giovani, i più esposti al rischio di ammalarsi, parla di prevenzione all’Aids attraverso
un discorso educativo ampio che abbraccia le tematiche dell’affettività e della corporeità.
Ascoltiamo proprio suor Bernardette Sangma intervistata da Adriana Masotti:
R. – Il progetto
che abbiamo realizzato si concretizza in un programma di cinque giorni con giovani
di tutte le fedi e di un’età molto variegata. In questi cinque giorni, noi proponiamo
un accompagnamento e una campagna d’informazione per aiutarli a fare scelte responsabili,
soprattutto nell’ambito della sessualità. La nostra proposta è fondata sui valori.
Per quanto riguarda i giovani cristiani, sono i valori cristiani. Per chi non è di
fede cristiana, proponiamo i valori umani. Alla fine dei cinque giorni, invitiamo
i giovani a fare liberamente una promessa di astinenza proprio per poi vivere la loro
sessualità in pienezza, per non fare un cattivo uso della propria sessualità.
D.
– Che impatto ha il vostro programma su di loro?
R. – L’eco è molto
positiva. I giovani ci dicono: “Per la prima volta nella nostra vita riusciamo a parlare
di questa dimensione della persona umana in modo libero”. Infatti in tanti contesti
è ancora molto forte una specie di tabù per quanto riguarda la sessualità. I genitori,
gli adulti, spesso non affrontano apertamente questa tematica con i giovani e le giovani.
Per questo la risonanza che ci torna è positiva per questa possibilità di dialogare
su questo argomento. Un altro aspetto è certamente la valorizzazione della loro sessualità
umana. Una giovane diceva: “Ho apprezzato ad apprezzare la mia corporeità, la mia
sessualità”.
D. – Suor Bernardette, la vostra proposta educativa – nel
suo insieme – può essere uno strumento valido, anche nei confronti della prevenzione
all’Aids?
R. – Sì, perché riusciamo a far capire ai giovani che la prevenzione
del contagio e quindi della malattia resta proprio in questa scelta strategica della
loro vita: fare scelte responsabili nell’ambito della sessualità. (gf)