Gruppo vicino ad Al Qaeda rivendica l'incendio sul Monte Carmelo
In Israele, continua ad infuriare l’incendio scoppiato giovedì scorso sul monte Carmelo,
vicino ad Haifa. Secondo quanto riferisce AsiaNews un gruppo vicino ad Al Qaeda avrebbe
rivendicato su Internet l’origine del rogo, ma le autorità scartano la pista dolosa.
Le fiamme, intanto, alimentate dal forte vento, hanno già provocato 42 vittime, tanto
che nel Paese si parla di “catastrofe nazionale”. Il premier israeliano Netanyahu
ha chiesto in prima persona a numerosi capi di Stato stranieri l’invio di nuovi aiuti.
In queste ore da diversi paesi sono giunti pompieri e aerei antincendio. Lo conferma,
al microfono di Antonella Palermo, suor Edith, del Convento carmelitano Stella Maris
che si trova proprio sul Monte Carmelo:
R. - Sono
arrivati aerei dalla Russia, dalla Grecia, dalla Turchia; altri ne sono attesi dalla
Spagna, dalla Francia: si tratta di particolari aerei per spegnere il fuoco. Gli aerei
della Russia stanno svolgendo un lavoro molto importante: riescono, infatti, a scaricare
ogni volta fino a 42 tonnellate di acqua sull’incendio. C’è purtroppo un forte vento:
un vento proveniente dal deserto, dall’Oriente, che soffia a 40-60 chilometri orari;
un vento molto secco, che non contiene neanche il 5 per cento di umidità … Questo
non aiuta per niente, anzi contribuisce a far propagare l’incendio! Stanno continuando
a lavorare per non farlo arrivare ai centri abitati.
D. – Voi che siete
nel convento, come state?
R. - In convento stiamo bene, perché l’incendio
è ancora abbastanza lontano. Anche nell’altro nostro convento, che si trova proprio
sulla cima del Monte Carmelo, i padri stanno tutti bene. Li abbiamo sentiti al telefono.
L’aria è un po’ pesante e la temperatura raggiunge i 26 gradi. Per il momento, comunque,
qui al convento va tutto bene.
D. - Di cosa avete bisogno in questo
momento? Cosa si sente di chiedere?
R. - Bisogna pregare perché venga
la pioggia. Noi stiamo tutti pregando e tutti imploriamo la pioggia, perché potrebbe
rappresentare l’unica soluzione: gli sforzi umani, per quanto importanti, non riescono
a vincere l’incendio. Ci vuole un aiuto dal cielo: la pioggia, una bella pioggia che
riesca a spegnere tutti questi fuochi! (mg)