2010-12-03 14:42:36

Legge sulla bioetica in Francia. I vescovi: rispetto per la dignità umana


“Oggi l’obiettivo terapeutico soccombe a beneficio di un obiettivo di ricerca ‘medica’ che non si sa bene cosa nasconda”: il presidente della Conferenza episcopale francese e arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, parla così del tema della ricerca dell’embrione in Francia e del rispetto della dignità umana in un’intervista al settimanale cattolico “La Vie” in occasione dell’inizio dei lavori della Commissione speciale dell’assemblea incaricata di esaminare il progetto di legge sulla bioetica che sarà votato in Parlamento a fine gennaio. L’Osservatore Romano scrive che il governo francese sembra voler predisporre un sistema in cui la distruzione degli embrioni non è più un’eccezione, pur nella consapevolezza che nella ricerca sul medesimo, è in gioco il rispetto della dignità umana. Il porporato, nello specifico, ha fatto riferimento a quella parte del testo che affronta i criteri di deroga al principio generale che vieta la ricerca sull’embrione e sulle cellule staminali embrionali. L’intenzione dei legislatori appare quella di autorizzare le ricerche “suscettibili di consentire progressi medici maggiori e non progressi terapeutici maggiori”. “Se si riconosce nell’embrione fin dal concepimento un essere umano, non si può trattarlo come materiale di laboratorio che si getta via dopo averlo utilizzato come riserva di cellule – ha concluso l’arcivescovo – il modo in cui una società tratta i suoi elementi più deboli e indipendenti rappresenta un indice globale della qualità di una civiltà. Quando si prendono provvedimenti contrari alla dignità umana si entra in un processo regressivo dal punto di vista civile, qualunque siano i progressi scientifici che questi provvedimenti possono consentire”. (R.B.)







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