Dedicato al tema delle "Frontiere generazionali", prende il via la XIV edizione del
Tertio Millennio Film Fest organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, presieduta
da monsignor Dario E. Viganò, in collaborazione con il Progetto Culturale della Conferenza
Episcopale Italiana. La rassegna propone, tra proiezioni e convegni, una riflessione
sul difficile dialogo tra le diverse generazioni analizzando, grazie al cinema, le
profonde trasformazioni che la società contemporanea è costretta ad affrontare e che,
spesso, lasciano impreparati proprio i più giovani. Il festival, in programma al Cinema
Trevi di Roma dal 7 al 12 dicembre prossimi, è stato introdotto, in questi giorni,
da una tavola rotonda divisa in due sessioni. Ad intervenire, nel corso della prima
parte ("Lavoro: epoca di padri ed epoca di figli"), anche il cardinale Gianfranco
Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Ricordando Mario Monicelli
e il suo film del 1957 "Padri e figli" così come "Padre padrone" di Gavino Ledda,
Ravasi ha sottolineato la “rappresentazione estrema della dialettica sia come dissidio
generazionale per un contrasto su un amore, sia nella dimensione tirannica della paternità
contrapposta alla celebrazione della libertà del figlio”. Ad introdurre la seconda
sessione ("La guerra: lo sguardo dei padri e dei figli") dell’incontro, mons. Claudio
Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali il quale
ha affermato che “il cinema riproduce la mutevole realtà con molteplici elementi
ed ogni film è il testamento di una cultura e di un’epoca”. Ad inaugurare, il 7 dicembre,
la kermesse cinematografica vera e propria, la proiezione in anteprima di "Intonazija",
un ciclo di 6 conversazioni inedite con esponenti dell'elite intellettuale e politica
russa, filmate dal regista Aleksandr Sokurov. Tra le anteprime, anche "A Letter to
Elia", di Kent Jones e Martin Scorsese, omaggio al cineasta Elia Kazan, autore di
capolavori come "Fronte del porto" e "La Valle dell’Eden". Serata di gala venerdì
10 dicembre con l’assegnazione degli RdC Awards, i premi della “Rivista del Cinematografo”.
Da segnalare, nello specifico, il Premio Navicella per il Cinema Italiano che va al
regista Mario Martone per "Noi credevamo" e il Premio Colonna Sonora che andrà al
compositore Alexandre Desplat autore delle musiche di "Harry Potter". Il Premio Rivelazione
dell’anno è stato invece consegnato il 24 novembre, nel corso della conferenza di
presentazione del festival alla stampa, dal cardinale Gianfranco Ravasi all’attore
Luca Marinelli, protagonista del film "La solitudine dei numeri primi" di Saverio
Costanzo. E sul compito che spetta forse proprio ai più giovani, secondo gli organizzatori
della rassegna, cioè quello di tentare, magari con linguaggi più nuovi e con differenti
cifre e grammatiche stilistiche, una nuova espressione della spiritualità e della
fede. (C.P.)