2010-11-30 15:35:48

Wikileaks annuncia nuovi documenti sul sistema bancario americano. Hillary Clinton parla di attacco alla pace


Dopo la pubblicazione di oltre 250 mila documenti riservati della diplomazia statunitense, il fondatore del sito Wikileaks Julian Assange annuncia, in un’intervista rilasciata alla rivista “Forbes”, che verranno prossimamente resi noti documenti su una delle principali banche americane. Le rivelazioni – avverte Assange – si concentreranno su quello che definisce “l’ecosistema della corruzione”. Dal materiale pubblicato da Wikileaks emergono, intanto, altri rilevanti documenti. In uno in particolare si afferma che la Cina è pronta a non sostenere, come in passato, la Corea del Nord ritenendo che la penisola coreana possa essere riunificata sotto il controllo di Seul. Il segretario di Stato americano Hillary Clinton, commentando la fuga di notizie, ha dichiarato che l’iniziativa di Wikileaks “mette a rischio la pace e la vita delle persone”. Hillary Clinton ha anche annunciato che verranno prese misure aggressive “per punire i responsabili ed assicurare che casi del genere non si ripetano più”.

Italia: manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini
Dal nord al sud le principali città italiane sono piene di cortei di studenti che manifestano contro la riforma della scuola del ministro dell’Istruzione Gelmini. In molti casi, il traffico è andato letteralmente in tilt o gli studenti hanno bloccato anche l’autostrada limitrofa. In qualche città, ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine o veri e propri tafferugli. A Roma le forze dell’ordine hanno faticato a contenere i manifestanti fuori dall’area intorno a Montecitorio dove era diretto il corteo. Un aggiornamento su intenzioni e movimenti degli studenti che stanno sfilando nella capitale nel servizio di Eugenio Bonanata che ha raggiunto il corteo studentesco:RealAudioMP3

Il corteo romano è arrivato in Piazza del Pantheon. Sembra stazionare in questo luogo, in attesa di decidere la direzione da prendere. Hanno provato a forzare il blocco delle forze dell’ordine: c’è stato un lancio di uova e di verdura contro le camionette e i blindati della Polizia e dei Carabinieri, che impediscono l’accesso alla Camera, meta della manifestazione odierna. E’ arrivata la pioggia, il corteo è imponente. Al momento, non ci sono stati altri momenti di disordine: solo slogan contro il governo e contro la riforma Gelmini. Si tratta ora di capire quale sarà la direzione del corteo: si punta alle sedi istituzionali, forse la sede del Senato, Palazzo Madama, o la sede del Ministero della Pubblica Istruzione che si trova in Viale Trastevere.

In Pakistan scarcerato su cauzione un cristiano accusato di blasfemia
L'Alta corte di Lahore ha ordinato la scarcerazione su cauzione di un cristiano condannato insieme alla moglie a 25 anni di prigione per aver offeso il Corano. Lo riferisce oggi l'agenzia cattolica Fides sottolineando che si tratta di “un altro clamoroso caso di abuso della legge sulla blasfemia” simile a quello di Asia Bibi, la cristiana condannata a morte perche avrebbe offeso Maometto e che si è appellata alla stessa corte contro la sentenza emessa da un tribunale locale. Secondo Fides, nella stragrande maggioranza dei casi, le istanze giudiziarie di secondo grado respingono le condanne per blasfemia emesse dai tribunali locali che sarebbero più “influenzabili” da pressioni esterne. A questo proposito, è stata presentata al Parlamento di Islamabad dalla deputata Sherry Rehman una proposta di legge per modificare la legge in modo da evitare che diventi strumento di persecuzione delle minoranze religiose.

Sempre in Pakistan, 5 vittime per un’esplosione nel nord ovest
Sono salite a cinque le vittime dell'esplosione avvenuta stamattina nel nord ovest del Pakistan. I feriti sono oltre una decina. Lo riferisce il sito on line di "The Express Tribune" precisando che tra i morti c'è anche un bambino, oltre a due poliziotti e due passanti. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, si è trattato di un attacco suicida lanciato contro un veicolo della polizia che pattugliava la residenza di un ex ministro del governo provinciale di Kyber Pakhtunkhwa. L'attentato è avvenuto nel distretto nell'area di Chambeli Chowk, nel distretto di Bannu.

A Ginevra il 6-7 dicembre, secondo round di colloqui sul nucleare iraniano
Si terrà il 6-7 dicembre a Ginevra il secondo round di colloqui tra l'Iran e il 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) sul dossier nucleare di Teheran. Lo afferma la portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Catherine Ashton, precisando di aver ricevuto il via libera dal negoziatore iraniano Saeed Jalili. Il gruppo dei 5+1 sul programma nucleare iraniano torna a riunirsi sotto una cattiva stella. Il summit, infatti, è stato preceduto a Teheran dall’uccisione di uno scienziato nucleare e dall’attacco di un virus informatico contro le centrifughe atomiche iraniane. Immediata la reazione dell’establishment iraniano che ha puntato il dito contro i servizi segreti di Israele e Stati Uniti. Stefano Leszczynski ha intervistato Eric Salerno, giornalista esperto di questioni mediorientali:RealAudioMP3

R. – Non c’è dubbio. Israele ha fatto capire che già da un paio di anni stava portando avanti l’idea di fermare il progetto nucleare iraniano con una serie di operazioni clandestine per non dover compiere un attacco massiccio contro l’Iran. Attacco che avrebbe ripercussioni notevoli sulla stabilità regionale e non solo.

D. – E’ possibile che le vicende legate all’Iraq e all’Afghanistan abbiano insegnato qualcosa all’Occidente e ci sia stato quindi un ritorno alla strategia più vecchia ma considerata, forse, più efficace?

R. – In qualche modo credo di sì: non dimentichiamo che quella che è accaduta in Iraq è stata una guerra politica. Non c’è dubbio sul fatto che sono anni che degli agenti israeliani operano in Iran. Operano sul terreno, vanno lì per segnare i luoghi dove un domani dovrebbe compiersi un eventuale attacco ma anche altre operazioni - come quelle che abbiamo sentito in queste settimane - di sabotaggio, certamente da lontano, degli impianti nucleari attraverso l’inserimento di virus nei computer delle centrali nucleari iraniani.

D. – Allo stesso tempo l’Iran, oggi, ha detto “sì” alla ripresa del tavolo negoziale con il gruppo dei 5+1 sul suo programma nucleare…

R. – Da una parte l’Iran ha sempre cercato un dialogo per arrivare, alle sue condizioni, a rinunciare al nucleare - stiamo parlando qui di nucleare militare -. In questi mesi ha certamente fatto dei passi indietro nel progetto che sta portando avanti, perciò potrebbe dire che questo è il momento adatto per continuare e ripristinare il dialogo che era stato fermato. Dall’altra parte, alcuni servizi segreti sostengono che Ahmadinejad stia cercando soltanto di guadagnare tempo, perché ogni volta che lui è disposto a dialogare si siedono per un po’, si scambiano delle opinioni ma poi, alla fine, salta tutto ed intanto gli iraniani hanno la possibilità di continuare a sviluppare quello che stanno facendo in segreto.

Emergenza sfollati in Sudan
In Sudan è emergenza sfollati. “Contiamo almeno 1500 persone che hanno abbandonato le loro case in una regione al confine con il Darfur, spaventati dopo i bombardamenti dell'aviazione di Khartoum agli inizi di novembre”. Lo comunica all'Ansa Giovanni Bosco, responsabile in Sud Sudan dell'ente Onu per l'assistenza umanitaria (Ocha). L'emergenza degli sfollati riguarda la regione di Bahr al-Ghazal settentrionale, uno Stato che confina a nord con il Darfur meridionale. L’esodo è avvenuto una decina di giorni fa, fra il 16 e il 22 novembre per la paura di nuove violenze. Il 25 novembre scorso le autorità del Sud avevano accusato le forze armate del Nord di avere condotto il giorno prima un blitz aereo in una base militare controllata dalle autorità di Giuba, ferendo sei persone, di cui quattro militari. Nei giorni scorsi, aerei da guerra del nord avevano bombardato lo Stato di Northern Bahr el Ghazal con otto civili rimasti feriti. Blitz negati dalle autorità di Khartoum che avevano puntato il dito contro le forze dell'Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (Spla) accusandole di dare sostegno al movimento ribelle sudanese Jem (Movimento Giustizia e Uguaglianza) del Darfur. Il 9 gennaio del 2011 gli abitanti del Sud saranno chiamati a decidere se separarsi dal Sudan o restare uniti al resto del Paese con un referendum.

Vertice di Tripoli: prospettiva di una zona economica Ue-Africa
Il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso, intervenuto a Tripoli al terzo Vertice Europa-Africa, ha affermato che la zona economica europea potrà allargarsi all'Africa nel 2050. “Siamo venuti a Tripoli con l'affascinante idea di creare a lungo termine una zona economica euro-africana che possa offrire delle nuove opportunità a 2,5 milioni di abitanti all'alba del 2050”, ha dichiarato Barroso nel suo discorso al Vertice, al quale hanno partecipato rappresentanti di 80 Paesi. “La crisi economica e finanziaria non è ancora finita ma se Africa e Europa lavoreranno insieme potranno accelerare la crescita economica”, ha aggiunto. I lavori del Vertice si chiuderanno oggi dopo aver affrontato altri temi caldi come l'immigrazione, i diritti umani e la creazione di posti di lavoro.

Regolari le elezioni ad Haiti ma serve un’inchiesta: così gli osservatori internazionali
Il capo della missione congiunta dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa) e dei Paesi della Comunità dei Caraibi (Caricom), Colin Granderson, ha dichiarato ieri che che le elezioni a Haiti sono valide, “malgrado le irregolarita”'. Il segretario generale aggiunto dell'Osa, Albert Ramdin, ha affermato che comunque tali irregolarità “devono essere prese molto seriamente ed essere oggetto di un'inchiesta”.

Decine di arresti per manifestazioni dell’opposizione in Bangladesh
Decine di membri del Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp, opposizione) sono stati arrestati oggi dalla polizia a Dacca ed in altre località in occasione di uno sciopero generale (dall'alba al tramonto) indetto per “denunciare la miseria della popolazione, salvare la democrazia e difendere l'interesse nazionale”. Secondo i media bengalesi ingenti forze di polizia, fra cui unità antisommossa, sono state dispiegate nei punti strategici della capitale e attorno alla sede centrale del Bnp, nel quartiere di Naya Pattan, dove è avvenuta la maggior parte degli arresti. Vari cortei di protesta spontanei hanno sfilato nel centro cittadino e si sono registrati atti di vandalismo e distruzione di automezzi parcheggiati in strada, con una decisa risposta degli agenti che hanno fatto uso di sfollagente e gas lacrimogeni. Numerosi i feriti, fra cui il figlio del segretario generale del Bnp, Khondker Abdul Hamid Dablu.

L’Antitrust Ue indagherà su Google, accusato da concorrenti di posizione dominante
Google finisce nel mirino dell'Antitrust della Ue, che ha deciso di aprire un'inchiesta formale per verificare se il sito Internet più cliccato del mondo abbia violato le regole europee sulla concorrenza. La decisione è stata presa in base ad alcune denunce presentate a Bruxelles, in cui il gruppo di Mountain View viene accusato dai concorrenti di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 334

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