Oltre 2000 ragazzi europei chiedono al europarlamento che l’acqua sia un bene per
tutti
“Acqua per me, acqua per te, acqua per tutti”. Questo il messaggio che oltre 2000
ragazzi provenienti da diversi Paesi europei hanno lanciato nel cielo di Bruxelles,
a conclusione degli “International Water Messengers Days”, svoltisi nella città belga
dal 24 al 26 novembre. Nella giornata conclusiva – riferisce l’agenzia Sir - i “messaggeri
dell’acqua” hanno presentato ai parlamentari europei le richieste elaborate durante
laboratori, workshop e scambi di esperienze. “Troppe persone nel mondo – hanno denunciato
i giovani – non hanno accesso all’acqua potabile per tanti motivi, come l’inquinamento,
la mancanza di diritti, il fatto che l’acqua viene considerata dalle istituzioni un
bene economico da vendere sul mercato e che ancora non esistono politiche internazionali
efficaci che riconoscano l’acqua diritto umano e bene comune. Per questo affermiamo
con forza – hanno sottolineato - che l’acqua è per tutti e non per il profitto”. I
parlamentari non sono rimasti insensibili alle richieste dei ragazzi: il rappresentante
dell’europarlamentare belga Bart Staes si è impegnato a fare arrivare i messaggi dei
‘portatori d’acqua’ al Parlamento europeo, e ad inserirli in una risoluzione proposta
da cinque europarlamentari di diverse nazionalità, tra cui due italiani, che tratterà
del riconoscimento del diritto umano all’acqua, la protezione della risorsa idrica
e la sua gestione pubblica. (R.G.)