2010-11-30 14:53:40

Il cardinale Bertone consegna alla comunità ortodossa del Kazahkstan un frammento delle reliquie dell'Apostolo Andrea


Possa questo fraterno incontro “suscitare un rinnovato impulso a congiungere gli sforzi, perché in un futuro non lontano i discepoli di Cristo proclamino con una sola voce e un solo cuore il Vangelo, messaggio di speranza per l’intera umanità”. E’ quanto ha affermato stamani il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, durante la cerimonia liturgica nella cattedrale ortodossa di Astana, capitale del Kazahkstan, per la consegna alla comunità ortodossa di un frammento delle reliquie di Sant’Andrea Apostolo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Nel giorno in cui, secondo il calendario della Chiesa latina, si celebra la festa di Sant’Andrea, la consegna alla Chiesa ortodossa di un frammento delle reliquie dell’Apostolo assume un profondo significato. Andrea – ha ricordato il cardinale Tarcisio Bertone – “fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato a seguire Gesù” e per questo la liturgia bizantina lo onora con l’appellativo di Protóklitos, che significa appunto “il primo chiamato”. “La fede – ha detto il porporato – viene dall’ascolto e ciò che si ascolta è la Parola di Cristo, che anche oggi la Chiesa diffonde fino alle estremità della terra”. “Questa Parola – ha aggiunto – è il cibo indispensabile per l’anima”: “Niente nella vita può avere consistenza, niente può veramente soddisfarci se non è nutrito, penetrato, illuminato, guidato dalla Parola del Signore”.

Le autorità del Paese asiatico hanno invitato il cardinale Tarcisio Bertone a visitare il Kazahkstan in vista del vertice dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), che si terrà il 2 ed il 3 dicembre ad Astana. La Santa Sede, che è membro dell’Osce, parteciperà al summit con una delegazione guidata dal cardinale Bertone. Durante l’omelia, il porporato ha spiegato stamani di aver accolto questo invito con gioia, soprattutto per l’opportunità di potersi recare in un Paese nel quale vi sono “ampie possibilità per una serena e proficua convivenza religiosa”. In tale contesto – ha aggiunto il cardinale Tarcisio Bertone – i cristiani sono chiamati “a dare testimonianza a tutti, con le parole e con le opere, che Dio è Amore”. Il segretario di Stato ha incoraggiato a proseguire sulla strada del grande rispetto ed affetto che lega la comunità ortodossa e quella cattolica di Astana.

Un altro legame – ha ricordato il porporato – risplende nell’icona donata nel 1964 dal Patriarca Atenagora I a Papa Paolo VI, nella quale i Santi Apostoli Pietro e Paolo si abbracciano “in un eloquente linguaggio d’amore, al di sotto del Cristo glorioso”. Andrea è stato “il primo a porsi nella sequela di Cristo, Pietro è stato chiamato a confermare i suoi fratelli nella fede”. Il loro abbraccio – ha osservato il cardinale Tarcisio Bertone – “è un invito a proseguire nel cammino intrapreso” verso il traguardo dell’unità dei cristiani. Prima dell’odierna celebrazione, il porporato ha incontrato il presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, e il ministro degli Affari Esteri. Il programma della visita del porporato in Kazahkstan prevede, infine, la consegna venerdì prossimo di un frammento delle reliquie di Sant’Andrea anche alla Chiesa cattolica durante la celebrazione eucaristica nella cattedrale di Astana.







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