La nuova evangelizzazione al centro dell’Assemblea dei vescovi spagnoli
“Conciliare fede e ragione è non soltanto possibile, ma necessario per rispondere
ai problemi della modernità”. E’ quanto sottolinea il cardinale Antonio María Rouco
Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola (Cee)
a conclusione dei lavori della 96º Assemblea plenaria. Le crisi dell'Europa, della
Spagna — ha evidenziato il porporato — sono in fondo crisi della modernità che è il
problema etico-morale originato dalla rottura con l'evidenza dei principi originari
iscritti nella natura dell'uomo: “una frattura tra la soggettività e l'oggettività,
tra le persone, la natura e la storia, tra la creatura e Dio, tra la ragione e la
fede”. Il presidente della Cee - riferisce L'Osservatore Romano - ha ricordato la
recente visita di Benedetto XVI a Santiago de Compostela e a Barcellona, impressa
nei cuori di tutti. “Benedetto XVI - osserva il porporato - è venuto per parlare di
Dio. La Spagna è un Paese pieno di dinamismo, di forza capace di rispondere alle molte
sfide del momento presente. Si tratta, di riscoprire l'originalità del cristianesimo
che si basa sull'incontro con una Persona, il Cristo, che dona un nuovo orizzonte
alla vita e con questo un orientamento decisivo. Ecco cosa vuole dire nuova evangelizzazione
in Spagna e in Europa”. Riprendendo il pensiero di Benedetto XVI, il porporato ha
precisato che relegare Dio nell'ambito del privato significa “mettere in pericolo
la sopravvivenza dell'Europa, di una società democratica, di uno Stato di diritto”.
Il cardinale ha anche ricordato alcuni argomenti fondamentali dei piani di evangelizzazione
approvati dai vescovi spagnoli. Infine ha suggerito per i tempi attuali tre obiettivi
pastorali: la formazione nella fede per i bambini, i giovani e gli adulti; l'insegnamento
del Vangelo del matrimonio e la famiglia; la riscoperta della celebrazione eucaristica
domenicale. L’arcivescovo nel riferirsi poi alla pubblicazione dell'esortazione postsinodale
Verbum Domini, ha espresso soddisfazione per una felice coincidenza: a breve,
uscirà la versione ufficiale delle Sacre Scritture in lingua spagnola, un testo che
progressivamente sarà introdotto nei testi liturgici. Numerosi gli argomenti affrontati
durante l'assemblea. I presuli hanno approvato un documento sui criteri sulla cooperazione
missionaria, presentato dalla Commissione episcopale di missioni e cooperazione tra
le Chiese. Un altro documento intitolato “Progetto di coordinamento della parrocchia,
della famiglia e della scuola per la trasmissione della fede” è stato promosso da
mons. Casimiro López Llorente, vescovo di Segorbe-Castellón de la Plana e presidente
della Commissione episcopale per la catechesi. (C.P.)