Algeri: Radio-Tv dell’Unione Africana dibattono il passaggio al sistema digitale
I lavori della quarta sessione ordinaria dell’Unione Africana di Radiodiffusione e
Televisione (Uar), aperti ieri mattina dal ministro algerino della comunicazione,
Nacer Mehal, sono proseguiti oggi su questioni piuttosto tecniche e di ordine interno,
come il rapporto sulle finanze per l’esercizio 2009, l’esame del bilancio per l’anno
2011 e le elezioni ai diversi incarichi. Il tema dell’Assemblea è di grandissima attualità:
il passaggio dal sistema analogico a quello digitale. Come sottolineato dal Ministro
della comunicazione nel discorso di apertura, il passaggio al sistema digitale è una
sfida molto importante che gli africani devono raccogliere in uno spirito di scambi
di esperienze e di cooperazione multilaterale. Sulla stessa linea il presidente uscente
dell’Uar, il beninese Julien-Pierre Akpaki, che ha sottolineato l’urgenza di questa
svolta perché diversamente l’Africa corre il rischio di restare indietro. Ed ha aggiunto:
il 2015 è già domani, per non dire oggi e domani potrebbe già essere troppo tardi.
Le altre sfide che sono state ricordate sono: combattere insieme per l’acquisizione
dei diritti sportivi il cui costo diventa ogni giorno più insostenibile per la fragile
economia degli Stati e degli organismi africani. Un’altra sfida ancora: il non rispetto
degli impegni finanziari da parte della maggioranza degli Stati membri dell’Unione,
e poi ancora l’inesistente produzione audiovisiva da e per gli africani in Africa,
laddove la materia prima è grandemente disponibile. Infine, la scarsità degli scambi
di esperienze tra i membri dell’Uar. “Dal modo in cui queste numerose sfide saranno
affrontate dipenderanno la sopravvivenza, l’esistenza e il futuro dell’Unione Africana
di Radiodiffusione”, ha ricordato il presidente uscente Akpaki nel discorso di bilancio
del suo mandato. (Da Algeri, padre Joseph Ballong)