2010-11-27 14:01:19

Shazia Bashir, la ragazza pakistana cristiana violentata e uccisa, non avrà giustizia


Sdegno nella comunità cristiana in Pakistan per l’assoluzione di Chaudry Naeem, il ricco avvocato musulmano accusato di aver stuprato e ucciso Shazia Bashir, la ragazza cristiana di 12 anni uccisa nel gennaio 2010. Chaudry, incriminato insieme con suo figlio Haris e sua moglie Ghzala, è stato assolto per mancanza di prove da un tribunale di primo grado a Lahore. La famiglia era accusata di aver costretto la ragazza a lavorare come domestica nella loro casa, di fatto sequestrandola e di averla violentata ma secondo la difesa, l’assoluzione si basa sul fatto che l’accusa non ha potuto dimostrare, con prove mediche inconfutabili, la violenza e l’omicidio. Il rapporto medico giunto in tribunale, infatti, afferma che Shazia “è deceduta di morte naturale, a causa di una malattia della pelle” e le prove testimoniali della madre della ragazza e dei suoi fratelli non sono state ritenute sufficienti dalla Corte. “Per la famiglia di Shazia non sarà fatta giustizia. Non è la prima volta che, in casi simili, l’esito dei processi lasci impuniti influenti cittadini musulmani, nonostante le atrocità compiute su cristiani poveri e indifesi”, ha commentato all'agenzia Fides Nasir Saeed, responsabile del “Centre for Legal Aid Assistence and Settlement”, che offre assistenza legale gratuita ai cristiani in Pakistan. Gli avvocati e le organizzazioni cristiane che si stanno occupando del caso hanno intanto annunciato il ricorso in appello. “Questo verdetto dimostra che alcuni personaggi sono sopra la legge”, ha dichiarato Peter Jacob, segretario esecutivo della “Commissione Giustizia e Pace” dei vescovi pakistani”. “Il verdetto – ha aggiunto - dimostra ancora una volta l’inefficienza e la scarsa indipendenza dei tribunali ed è la prova di come si possono pilotare i giudizi”. (L.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.