Il cardinale Scherer invita i laici a contribuire alla costruzione di un mondo pluralista
“Una rinnovata presa di coscienza su chi sia la Chiesa e chi siano i cristiani laici”.
E’ questo secondo l'arcivescovo di San Paolo del Brasile, il cardinale Odilo Scherer,
uno dei frutti del 1° Congresso dei Laici dell'arcidiocesi di San Paolo, conclusosi
domenica scorsa. L'evento, iniziato a gennaio, ha coinvolto il laicato sul tema “Cristiani
laici, discepoli e missionari di Gesù Cristo nella città di San Paolo”. “Esiste un'idea
errata sulla Chiesa, come se fosse un'organizzazione di sacerdoti e professionisti
della religione che offrono prodotti a persone interessate, come altre organizzazioni
di mercato”, sostiene il cardinale in un articolo sulla rivista “O São Paulo”, riportato
dall’agenzia Zenit. “Purtroppo, questa nozione può penetrare anche all'interno della
Chiesa stessa: in questo caso, i laici sarebbero una sorta di consumatori dei prodotti
di questa organizzazione. Si tratta di una caricatura – sottolinea il porporato, per
il quale “la Chiesa è una comunione di persone consacrate in nome di Dio e animate
dal suo Spirito” e “i cristiani laici sono partecipanti, a pieno titolo e dignità,
del Popolo di Dio. I laici – spiega - hanno ricevuto in abbondanza i doni dello Spirito
di Dio e partecipano, in vari modi, alla missione della Chiesa: annunciare il Vangelo,
servire i fratelli nella carità e santificare il mondo, testimoniando la vita nuova
del Regno di Dio”. Per il cardinale Scherer, infatti, un altro frutto del Congresso
“è la buona percezione del fatto che esistono già molti laici attivi nella vita e
nella missione della Chiesa”. Il porporato ha inviato i cristiani laici a conoscere
meglio la propria fede, la Chiesa di Cristo, la Dottrina Sociale della Chiesa, l'Antropologia
e la Morale cristiana. “Senza questo – ha sottolineato - non avranno niente di proprio
per contribuire alla costruzione del mondo pluralista, che ha bisogno del contributo
di tutti”. (L.G.)