Camerun: mons. Bakot esorta i giovani a costruire un futuro migliore
“I giovani camerunesi sono la carta vincente per tutti noi, che siamo cristiani o
meno. Dobbiamo preparare l’avvenire a questa gioventù ed essa stessa deve costruire
il proprio avvenire sul rigore, la devozione, il lavoro ben fatto, la fede in Dio,
il servizio a Dio e agli altri”: è quanto ha affermato, riferisce il portale www.cameroon-tribune.cm,
mons. Victor Tonye Bakot, arcivescovo di Yaoundé, in Camerun, dopo aver incontrato
il presidente Paul Biya ed aver discusso con lui dei tre grandi avvenimenti che il
Paese si prepara a vivere. Si tratta del sinodo diocesano dei giovani, previsto per
il 30 novembre sul tema “Quale gioventù per il Camerun e per la Chiesa di oggi e di
domani?”, dei 120 anni della Chiesa cattolica in Camerun e della celebrazione, pastorale
e liturgica, da parte dell’arcidiocesi di Yaoundé del 50.mo anniversario dell’indipendenza
e della riunificazione del Camerun. I 120 anni della Chiesa camerunense saranno festeggiati
dall’8 all’11 dicembre a Marienberg, luogo di pellegrinaggio nazionale della Chiesa
cattolica, dove, proprio l’8 dicembre nacque la prima missione cattolica consacrata
a Maria Regina degli Apostoli. Circa la celebrazione dell’anniversario di indipendenza
del Paese, il presule ha sottolineato che sarà un tempo di preghiera e di meditazione,
che “permetterà di riflettere sull’impegno delle Chiese a servire questo Paese con
devozione, serietà e fede in Dio”. Mons. Bakot ha inoltre auspicato che Dio possa
essere al centro delle attività e delle preoccupazioni dei cristiani. (T.C.)