2010-11-26 15:10:59

Il viaggio del cardinale Tauran in Pakistan. Nuove speranze per la liberazione di Asia Bibi


Prosegue il viaggio in Pakistan del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, che ieri pomeriggio ha incontrato il capo dello Stato, Ali Zardari, e il ministro per la Minoranze religiose, di fede cristiana, Shahbaz Bhatti. Un incontro programmato da tempo, quello tra il porporato e il presidente pakistano, ma che con la vicenda di Asia Bibi - la donna cristiana condannata a morte per blasfemia - ha assunto particolare rilievo e nel quale si è fatto appello al dialogo tra le civiltà e alla necessità di eliminare i fanatismi religiosi. Oggi, il cardinale Tauran è a Rawalpindi per celebrare l’Eucarestia in cattedrale e per esprimere alla comunità cattolica la vicinanza del Papa, mentre domani si riunirà a Lahore con i vescovi, riceverà le rappresentanze diocesane e interverrà a una conferenza sul dialogo tra le religioni. Intanto, il ministro pakistano per le Minoranze ha fatto sapere che bisognerà attendere ancora qualche settimana per la grazia ad Asia Bibi che, si dice certo, giungerà dal presidente Zardari, sempre che prima l’Alta corte di Lahore non annulli da sé la condanna. Una dettagliata proposta di revisione della legge sulla blasfemia nel frattempo è arrivata all’Assemblea nazionale del Pakistan: lo ha riferito all’agenzia Fides la parlamentare, Sherry Rehman. Tra le principali modifiche al testo, c’è la sostituzione della pena capitale con cinque anni di carcere, pene severe per chi formula false accuse di blasfemia o incita all’odio religioso, la necessità di produrre prove prima degli arresti e il trasferimento delle competenze all’Alta corte. Ma continua anche la mobilitazione dei movimenti religiosi islamici contro le modifiche alla legge e contro la grazia alla donna: secondo questi partiti, infatti, il presidente Zardari non ha l’autorità per perdonare il reato di blasfemia e la più influente alleanza sunnita del Pakistan fa sapere che la decisione rischierebbe di far sprofondare il Paese nell’anarchia. (A cura di Roberta Barbi) RealAudioMP3







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