2010-11-25 16:25:31

La Corea del Nord minaccia nuovi attacchi. Seul rafforza la presenza militare nel Mar Giallo


Resta altissima la tensione nella penisola coreana, dopo l’attacco di Pyongyang contro l'isola della Corea del Sud che ha provocato la morte di due soldati e due civili e il ferimento di altre 18 persone. Oggi, il regime del nord ha minacciato altri attacchi in vista delle annunciate manovre militari congiunte Usa-Corea del Sud nel Mar Giallo. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Le armi tacciono ma non sembra aprirsi nessun spiraglio di dialogo tra le due Coree. Oggi. il regime di Pyongyang ha accusato Seul e Washington di essere responsabili dello scambio di colpi d'artiglieria di martedì scorso e si è detto pronto ad “affrontare senza esitazioni” ulteriori attacchi di rappresaglia”. I vertici del Nord hanno inoltre respinto la proposta avanzata dal comando delle Nazioni Unite di intavolare colloqui tra militari di alto grado sullo scontro. Non resta a guardare la Corea del Sud, che annuncia il rafforzamento della propria presenza militare nel Mar Giallo e la modifica delle regole di ingaggio per rispondere con più forza a eventuali futuri attacchi. “Dobbiamo tenerci pronti alla possibilità di una nuova provocazione”, ha spiegato il presidente, Lee Myung Bak, ordinando che vengano aumentate le armi in dotazione ai militari dislocati su cinque isole. Altre misure diplomatiche riguarderanno un riesame degli aiuti al Nord da gruppi privati e uno sforzo per coinvolgere la comunità internazionale, e in particolare la Cina, nelle pressioni su Pyongyang. Intanto, si registrano anche le dimissioni del ministro delle Difesa sudcoreano, fortemente criticato da tutta l’opinione pubblica per la “debole” risposta data all'attacco di martedì. Pechino dal canto suo, unico alleato delle Corea del Nord, si dice “preoccupata” per le esercitazioni navali che Seul e Washington terranno a partire da domenica. Per mantenere la stabilità nell’area, la Cina è in invece tornata a insistere sulla ripresa dei colloqui sul programma nucleare nordcoreano.








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