Inaugurato dal cardinale Tarcisio Bertone l’Anno accademico dell'Università Lateranense
Le istituzioni internazionali concorrono ad elaborare “una cultura che poi si sedimenta
nella nostra quotidianità”. Una cultura che la Santa Sede valuta “per cogliere ciò
che è coerente al bene comune della famiglia umana”. E’ quanto ha dichiarato stamani
il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, inaugurando l’Anno Accademico
della Pontificia Università Lateranense. L’apporto della Santa Sede – ha aggiunto
– è finalizzato ad orientare anche scelte con spiccato contenuto tecnico, “mediante
richiami etici e principi di giustizia e di solidarietà”. Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
La collocazione
della Santa Sede nell’ambito internazionale ha “implicazioni non solo di ordine istituzionale
e giuridico, ma anche di carattere politico”, riferite cioè alla “governabilità della
Comunità delle nazioni”. La Chiesa - afferma il cardinale Tarcisio Bertone - è ben
cosciente che oggi “questioni come la tutela del Creato, la protezione della dignità
umana, l’eliminazione della povertà hanno bisogno di unità di intenti e di azione
perché i popoli e gli Stati si sentano veramente una famiglia di nazioni”.
La
Santa Sede – aggiunge il porporato – è tra i membri dell’ordinamento internazionale
non per la simbolica sovranità del Pontefice sullo Stato della Città del Vaticano,
ma perché recepisce “principi, applica norme e concorre con il suo apporto alla loro
elaborazione e maturazione”. L’azione della diplomazia pontificia, “pur mostrando
da sempre una diversità di fini”, si compie mediante regole proprie della comunità
internazionale e tramite un attento discernimento.
La Santa Sede attribuisce,
in particolare, primaria importanza alla tutela dei diritti umani. Rispettare tali
diritti – spiega il segretario di Stato – è un modo attraverso cui contrastare “forme
di abbandono dei cardini di ordine morale nei rapporti sociali, dalla dimensione interpersonale
sino a quella delle relazioni internazionali”. La legge naturale – sottolinea infine
il cardinale Tarcisio Bertone – è “l’antitesi di quel degrado che in tante società
ha interesse a mettere in discussione l’etica della vita”.