Il cordoglio di Benedetto XVI per la scomparsa del cardinale Urbano Navarrete: esemplare
maestro di futuri sacerdoti
“Profonda stima sia per la sua testimonianza personale di vita cristiana e consacrata”
sia per il suo “esemplare servizio alla formazione delle nuove generazioni specialmente
dei sacerdoti”. Sono alcune delle parole con le quali Benedetto XVI ha ricordato,
in un telegramma di cordoglio, la figura del cardinale gesuita spagnolo, Urbano Navarrete
Cortés, deceduto oggi a Roma all’età di 90 anni. I funerali solenni saranno celebrati
dopodomani, alle 11.30, nella Basilica Vaticana, presieduti dal cardinale Angelo Sodano,
decano del Collegio Cardinalizio. Al termine della celebrazione, Benedetto XVI rivolgerà
la Sua parola ai presenti e presiederà il rito dell'Ultima Commendatio e della
Valedictio.Alessandro De Carolis ricorda in un breve profilo il porporato
scomparso:
Un esperto
e appassionato di Diritto canonico e in particolar modo di Diritto matrimoniale, del
quale era diventato da tempo un punto di riferimento per la Santa Sede, che lo aveva
nominato da tempo consultore di molti suoi dicasteri. Così viene ricordato il cardinale
gesuita, Urbano Navarrete Cortés. La sua era una famiglia di agricoltori di Camarena
de la sierra, località orientale della Spagna, nei pressi di Teruel, in Aragona. Lì
il futuro porporato nasce il 25 maggio 1920, per poi vedere parte della sua famiglia
dividersi a causa della Guerra civile. Proprio in quegli anni drammatici matura la
sua vocazione nella Compagnia di Gesù. Vi entra nel 1937, in Italia, dove si trovava
il noviziato della provincia di Aragona. Terminato il biennio, rientra in Spagna e
parte il lungo periodo di studi e di formazione: quattro anni di studi umanistici
nel centro del monastero di Veruela (Saragozza), tre anni di Filosofia nella facoltà
di Sarriá (Barcellona) conclusi con la laurea, quattro anni di Teologia presso la
facoltà di Oña (Burgos) conclusi con la laurea, quattro anni di Diritto canonico e
Dottorato alla Pontificia Università Gregoriana, nella quale trascorrerà gran parte
della sua vita come professore di Diritto matrimoniale, quindi come decano della Facoltà
di Diritto canonico, su fino a ricoprire la carica di rettore per sei anni.
Padre
Navarrete Cortés vive da protagonista la stagione del Concilio Vaticano II e la revisione
che l’assise produrrà anche per ciò che riguarda il Codice di diritto canonico. Entra
a far parte del gruppo di lavoro per la revisione del Diritto matrimoniale del Codice
della Chiesa latina e del Codice delle Chiese orientali e più tardi viene nominato
membro della Pontificia commissione per la redazione dell'istruzione Dignitas connubii
sui processi matrimoniali. Tra gli organismi di Curia, diviene consultore della Congregazione
per la Dottrina della Fede, del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, del
Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Riceve il titolo di “doctor” honoris
causa dalla Pontifica Università di Salamanca e dall'Università cattolica Pázmány
Péter di Budapest. La sua bibliografia comprende circa 150 titoli, una selezione dei
quali, scritti in latino o in italiano, è stata raccolta in un volume di 1.200 pagine,
edito dalla Biblioteca de Autores Españoles di Madrid, con il titolo “Derecho Matrimonial
Canónico. Evolución a la luz del Concilio Vaticano II”. Benedetto XVI lo crea e pubblica
cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007.