Sostenere chi vive nei Paesi più poveri senza fare assistenzialismo: è questo l’obiettivo
comune ai due progetti promossi dal Gruppo Abele e dall’associazione Busajo per il
continente africano, che saranno presentati ufficialmente a Torino martedì 23 novembre
nel corso dell’incontro “Imparare l’Africa”. I due progetti sono “La Communauté Abel”
in Costa d’Avorio e “Smiling children town” a Soddo, in Etiopia. Altro obiettivo delle
iniziative, lo spiegheranno nel corso dell’incontro don Luigi Ciotti e Martino Montanarini,
è promuovere il protagonismo delle popolazioni locali e intraprendere processi di
sviluppo condivisi. Il Gruppo Abele - ricorda l’agenzia Sir - è stato fondato nel
1983 per dare accoglienza e aiutare nel processo di reinserimento sociale i minori
incarcerati; negli anni, poi, ha esteso la sua azione a orfani, bambini di strada,
sfollati di guerra, vittime del traffico di esseri umani o dello sfruttamento lavorativo,
donne in difficoltà. L’associazione Busajo, invece, è nata proprio per sostenere il
progetto “Smiling children town” dedicato ai bambini abbandonati, e finanzia una struttura
a Golla, vicino Soddo, che ne ospita circa 200. (R.B.)