Il Papa ha aperto la Giornata di riflessione in occasione del Concistoro: l’editoriale
di padre Lombardi
Benedetto XVI ha aperto oggi una riunione di riflessione e di preghiera con i membri
del Collegio Cardinalizio, in occasione del Concistoro per la creazione, domani, di
24 nuovi cardinali. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico
Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro
Televisivo Vaticano:
La nomina
di nuovi cardinali è sempre attesa con una viva curiosità non solo nella Chiesa, ma
anche dagli osservatori esterni. Appena il Papa annuncia i nomi dei nuovi cardinali
comincia tutta una serie di commenti nelle più varie prospettive, di osservazioni
statistiche, di calcoli di pesi relativi di nazionalità, continenti, e così via. In
realtà, naturalmente nelle sue nomine il Papa tiene presenti molti diversi criteri,
tra cui certamente primeggiano l’importanza dei compiti svolti nel servizio ecclesiale
e l’universalità della rappresentanza. In tal modo il Papa costituisce un gruppo di
personalità di primo piano, a cui è affidato il compito cruciale dell’elezione del
Successore di Pietro, ma che deve anche collaborare e sostenere il Papa nel suo ministero
con piena solidarietà spirituale. La giornata di preghiera e riflessione con cui inizia
il Concistoro di novembre, nonostante la sua inevitabile brevità, dice due aspetti
importanti della funzione e dello spirito con cui opera il collegio cardinalizio e
che non vanno dimenticati: appunto la preghiera e la riflessione. Il Papa vuole pregare
con coloro che più da vicino devono appoggiare il suo servizio e vuole partecipare
alla loro riflessione comune. Possiamo anche osservare che vuole condividere il pasto
con loro, particolare certamente secondario, ma non privo di significato. E’ una comunità
che si incontra, che condivide responsabilità e preoccupazioni per i problemi principali
che la Chiesa affronta nel mondo. Benedetto XVI segue e ascolta con grandissima attenzione
ogni contributo, come ha fatto nelle settimane dei Sinodi dei Vescovi, come fa nelle
continue visite “ad limina” dei gruppi di Vescovi di tutte le parti del mondo (almeno
20 gruppi diversi in un anno), in innumerevoli colloqui ed udienze. Il suo servizio
è profondamente inserito nell’esperienza dell’episcopato mondiale. Ora, i giorni del
Concistoro mettono in rilievo un’ulteriore dimensione della “collegialità” del suo
stile di governo della Chiesa. La accompagniamo tutti con l’attenzione e la preghiera.