Francia: messaggio dei vescovi ai musulmani per la Festa del sacrificio
Un messaggio augurale di mons. Michel Santier, vescovo di Créteil e presidente del
Consiglio per le relazioni interreligiose e di padre Christophe Roucou, direttore
del Servizio nazionale per le relazioni con l'Islam ai musulmani di Francia che in
questi giorni hanno celebrato la Festa del sacrificio, Eid, commemorando il gesto
di Abramo, Ibrahim, chiamato da Dio a sacrificare il figlio Ismaele. Abramo - si legge
nel messaggio ripreso dall’agenzia Sir - è "un padre nella fede dei credenti ebrei,
cristiani e musulmani". "Che in questo giorno di festa e di preghiera per il quale
molti nostri fratelli e sorelle sono raccolti in pellegrinaggio alla Mecca, noi possiamo
gli uni e gli altri, gli uni per gli altri, chiedere a Dio di aiutarci a vivere in
pace, nella giustizia e nel rispetto di tutte le convinzioni. I recenti massacri in
Iraq, di sacerdoti e cristiani riuniti in preghiera in una chiesa di Baghdad, sono
una tragedia orribile che, purtroppo, rafforza i timori e sembra dar ragione a quelli
che credono che le relazioni fraterne tra musulmani e cristiani siano impossibili.
Molti leader musulmani francesi - riferisce l'agenzia Sir - hanno fortemente condannato
questi atti insensati. Come voi, anche noi risentiamo del male compiuto da coloro
che sfruttano l'Islam per scopi terroristici. Non possiamo dimenticare che il terrorismo
ha fatto numerose vittime anche tra la popolazione musulmana in Iraq. Con voi, ci
appelliamo ai governi che hanno la responsabilità affinché tutti gli iracheni possano
finalmente vivere in pace. Preghiamo Dio perché converta i nostri cuori, perché insieme
nel nostro Paese, sappiamo promuovere iniziative volte a ridurre la paura, perché
ci dia la forza per costruire, la dove viviamo, legami di fratellanza e pace tra i
credenti di diverse tradizioni religiose e con tutti i nostri concittadini, che il
Suo Spirito ci aiuti a sperare contro ogni speranza". (L.Z.)