Referendum in Sudan. L’arcivescovo di Juba: sia rispettata la volontà popolare
L'esito della votazione del Sud Sudan per l'autodeterminazione è una chiara manifestazione
della volontà di Dio e deve essere rispettato come tale, ha affermato mons. Paulino
Lukudu Loro,arcivescovo di Juba (sud Sudan) durante un incontro con una delegazione
delle Nazioni Unite in visita a Juba. Padre Martin Ochaya Lino, segretario generale
dell'arcidiocesi di Juba, ha detto a Sudan Catholic Radio Network News, che una delegazione
di otto persone guidata da tre membri del gruppo di esperti delle Nazioni Unite per
il Sudan, ha incontrato l'arcivescovo per conoscere come valuta l’umore della popolazione
in vista del referendum del gennaio 2011 sull’indipendenza del sud Sudan. Mons. Lukudu
ha detto che la sensazione generale è che i sud sudanesi vogliano l’indipendenza.
L’arcivescovo di Juba ha aggiunto che c'è un forte senso del dialogo tra le diverse
tradizioni cristiane e con i musulmani, perché le famiglie del sud sono multi-religiose.
Secondo mons. Lukudu questo è un momento molto importante nella storia del Sudan ed
ha esortato i fedeli a pregare prima della votazione per comprendere cosa Dio vuole
da loro. L’arcivescovo di Juba ha sottolineato che il referendum è volto a ripartire
il territorio ma non a dividere le persone e non vi è alcun bisogno di tornare alla
guerra. Mons. Lukudu ha infine aggiunto che la divisione del Paese non dovrebbe incidere
sui diritti individuali dei cittadini che vivono su entrambi i lati del confine. (R.P.)