2010-11-18 16:07:28

Cambogia: il nuovo vicario apostolico di Phnom Penh sulle priorità della Chiesa locale


Ricostruire la Chiesa cambogiana puntando sulla buona formazione di un clero autoctono. Queste le priorità pastorali della Chiesa nel Paese confermate da mons. Olivier Schmitthaeusler, insediatosi nei giorni scorsi come nuovo vicario apostolico di Phnom Penh. La Chiesa del Paese, una comunità di poco più di 20mila fedeli in una società per il 95% buddista, sta progressivamente rinascendo dalle ceneri lasciate venti anni fa dal regime dei Khmer rossi e dalla guerra civile. Una ripresa lenta, ma solida, come ha riferito all’agenzia Eglises d’Asie padre Bruno Cosme, sacerdote delle missioni Estere di Parigi. La sfida principale, ha detto il sacerdote che è stato fino al 2006 responsabile del Servizio per le vocazioni e che ha assistito ai primi passi della Chiesa cambogiana dopo la fine della guerra, resta proprio quella della indigenizzazione della Chiesa locale. Basti pensare che dei 20 sacerdoti attivi nel vicariato apostolico di Phnom Penh, solo due sono cambogiani. “Per formare questi sacerdoti bisogna calcolare un periodo di dieci anni, senza contare che prima della formazione c’è un lavoro di promozione vocazionale”, spiega padre Cosme. Questa crescita lenta, ma appoggiata su una formazione solida e su una fede profonda, deve a volte fare i conti con il proselitismo più aggressivo delle numerose comunità protestanti che crescono ad un ritmo esponenziale in Cambogia e i cui metodi suscitano crescenti malumori tra i buddisti. “La nostra missione e le nostre prospettive sono diverse”, ammette padre Cosme. “La Chiesa cattolica in Cambogia ha sempre mostrato il massimo rispetto verso la lingua e la cultura locale e verso il buddismo”. Un orientamento che ha dato i suoi frutti: i rapporti con le autorità e la società cambogiane sono oggi sostanzialmente buoni dopo lunghi anni di tensione e sospetti anche all’opera svolta dalla Chiesa nel campo dell’istruzione, della sanità e dello sviluppo. Un segno tangibile di questi buoni rapporti è stata la presenza alla cerimonia della presa di possesso di mons. Schmitthaeusler del Ministro cambogiano dei culti e delle religioni Min Khin.(L.Z.)







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