Ban Ki-moon: i giovani africani possono fare molto per il Continente
I giovani africani possono essere protagonisti dello sviluppo futuro del continente.
E’ quanto ha affermato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, in occasione di
un simposio internazionale, svoltosi in Benin. Oltre il 60% della popolazione africana,
circa 1 miliardo, – ha ricordato Ban Ki-moon - ha meno di 25 anni. “Se, da un lato,
vengono fatte enormi promesse circa le prospettive occupazionali e di reddito, questa
forza lavoro energetica, creativa e vibrante può fare molto per migliorare gli standard
di vita dell’Africa, a condizione che abbia gli strumenti per farlo. L’impressionante
crescita economica africana dell’ultimo decennio dimostra che questo è possibile.
La sfida – sottolinea il segretario generale delle Nazioni Unite - consiste nel tradurre
la crescita in un concreto miglioramento del sistema sociale, per il benessere della
popolazione ed il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”. Le altre
sfide cui il Continente deve far fronte, secondo quanto affermato dal Segretario Generale,
riguardano anche il cambio climatico, la desertificazione e la perdita dei valori
democratici, ma anche i conflitti armati e la violenza sessuale contro le donne. Allo
stesso tempo, Ban Ki-moon ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti dai Paesi
africani e gli sforzi fatti per migliorare la situazione politica ed economica nel
Continente. “L’Africa – ha affermato - si è fatta carico della prevenzione e risoluzione
dei suoi conflitti, e della promozione dello sviluppo sociale ed economico della sua
popolazione”. Attraverso istituzioni africane, come l’Unione Africana, il Continente
è diventato meno dipendente dall’aiuto della comunità internazionale. L’Onu – ha concluso
Ban Ki-moon - continuerà ad offrire il proprio supporto all’Africa per assicurarne
la stabilità ed il progresso. (A.L.)