Sri Lanka: i pescatori chiedono a mons. Ranjith di mediare per salvare la laguna
di Negombo
L’alleanza per la protezione della laguna di Negombo, situata circa 40 km a nord della
capitale, invita mons. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo a “mediare con il governo”
per bloccare il progetto di sviluppo della zona, che prevede la realizzazione di una
base per decollo e atterraggio di idrovolanti. L’appello è contenuto in una lettera
consegnata lunedì scorso al presule – che sarà nominato cardinale al concistoro di
sabato prossimo - e illustrata in una conferenza stampa tenuta nel Centro per le
attività sociali e religiose. I pescatori, la maggior parte di fede cattolica, sperano
che ci sia una piena attenzione e la mediazione dell’arcivescovo, dopo le promesse
disattese del governo. Sulla questione è intervenuto anche Herman Kumara, segretario
generale del World Forum for Fisher people(WFFP), che parla di “una popolazione che
si aspetta la fine immediata delle opere di scavo”. Egli aggiunge che le persone
“si sentono prese in giro dai politici” perché attendevano una soluzione, dopo le
rassicurazioni del viceministro sull’interruzione del progetto che riguardava la laguna
di Negombo. Le promesse dell’esecutivo sono state disattese, ma non è mancata la solidarietà
dei leader cattolici verso i lavoratori. Padre Patrick Perera, vicario generale di
North Colombo, ha confermato che “la Chiesa cattolica è dalla parte dei pescatori,
la maggioranza dei quali sono cattolici”. Diversi sacerdoti e suore della parrocchia
dell’area della laguna hanno partecipato alla riunione dei pescatori, in segno di
solidarietà. Subashini Kamalanathan e Milina Kumari, attiviste per i diritti delle
donne, riferiscono all’agenzia AsiaNews di nutrire fiducia nell’arcivescovo Ranjith,
perché saprà mediare col governo e trovare una soluzione per i pescatori. (C.P)