Pakistan: grande campagna di preghiera in tutte le chiese del Paese per Asia Bibi
Mons Andrew Francis, vescovo di Multan, in Punjab, ha annunciato all'agenzia Fides
“una grande campagna di preghiera, che si tiene in tutte le chiese per la vita di
Asia Bibi. I fedeli - ha detto - si riuniscono in Adorazione davanti al Santissimo
Sacramento e pregare per la sua liberazione, affidando al Signore le sue sofferenze.
Il caso di Asia Bibi è molto triste. Siamo davvero indignati e sconcertati per l’abuso
continuo di questa legge sulla blasfemia. Asia - sottolinea il presule - è madre di
4 bambini, uno dei quali è un disabile. E’una grande e ingiusta sofferenza inflitta
a questa famiglia”. Mons Francis ricorda di aver tradotto in urdu il documento “Dominus
Iesus”, e di averlo distribuito a molti musulmani: “In quel testo, dell’allora cardinale
Ratzinger, si ribadisce l’importanza della libertà di coscienza e di fede, che continuiamo
a promuovere con convinzione nella società pakistana". In un’intervista alla Fides,
Nasir Saeed, cristiano pakistano, coordinatore di un Centro che fornisce assistenza
legale gratuita e supporto concreto ai cristiani perseguitati in Pakistan, afferma
che “discriminazioni e persecuzioni sui cristiani aumentano. E’ tempo - afferma Saeed
- che il governo prenda in seria considerazione la questione del rispetto dei diritti
umani. Onu e Unione Europea facciano pressioni”. Il Centro ha la sede centrale a Londra
e una sede operativa in Pakistan, dove agiscono numerosi avvocati che difendono i
cristiani accusati di blasfemia o bisognosi di assistenza legale. Inoltre, in due
giorni oltre 1300 persone hanno aderito alla campagna dell'agenzia AsiaNews per salvare
la vita alla donna pakistana. Centinaia i messaggi provenienti da Spagna e America
Latina, ma anche da Vietnam, Cina e Malaysia. (R.P.)