Afghanistan. Un cristiano in tribunale per la sua fede: il processo il 21 novembre
Un cittadino afghano, che è in prigione sin dal maggio scorso per la sua fede, sarà
giudicato domenica prossima, ma non potrà godere dell’assistenza legale. Fonti locali
dicono che non si conosce nemmeno quale sia l’accusa per cui si troverà di fronte
al giudice. Le autorità hanno arrestato Said Musa, un uomo di 45 anni, il 31 maggio
scorso, qualche giorno dopo che televisione locale “Noorin” aveva trasmesso immagini
di cristiani in preghiera dopo essere stati battezzati. In quel periodo - riferisce
l'agenzia AsiaNews - ci sono stati altri arresti di cristiani, in quella che le fonti
locali descrivono come una caccia all’uomo che ha fatto seguito alla trasmissione
televisiva. Ma Said Musa sembra l’unico cristiano che si trovi a fronteggiare un processo.
Passare dall’islam a un’altra religione è un delitto passibile di pena capitale secondo
la legge islamica ancora in vigore in Afghanistan, nonostante che nel 2001 la guida
del Paese sia stata tolta ai fondamentalisti talebani. In giugno le autorità obbligarono
Musa ad abiurare pubblicamente la sua fede cristiana in televisione, ma hanno continuato
a tenerlo in prigione, senza rivelare quali accuse ci fossero contro di lui. Fonti
locali affermano che durante la detenzione Musa ha detto apertamente di essere un
seguace di Gesù. Il mese scorso Musa è riuscito a far giungere una sua lettera indirizzata
alle Chiese in tutto il mondo, al presidente Barack Obama e ai capi delle forze Nato
in Afghanistan. Nel messaggio diceva di essere stato “maltrattato fisicamente e verbalmente”
dagli agenti e dagli altri detenuti nella prigione di Ouliat. Inoltre parlava della
mancanza di giustizia nei suoi confronti, e di come i suoi accusatori oltre a inviare
al giudice un rapporto falso su di lui, avevano cercato di estorcergli del denaro.
I cristiani locali, e gli osservatori dei diritti umani e religiosi temono che Musa
possa essere utilizzato come un esempio: dimostrare che non sono gli accordi internazionali
in vigore in Afghanistan, ma la Sha’ria. (R.P.)