Medio Oriente: sulla moratoria degli insediamenti israeliani governo Netanyahu spaccato
“Se Israele fermerà gli insediamenti, riprenderemo i negoziati diretti”. Sono le parole
del capo negoziatore palestinese Saeb Erekat, il quale ha precisato che non sarà sufficiente
congelare le costruzioni in Cisgiordania, ma che lo stesso dovrà valere anche per
Gerusalemme est. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta valutando di
imporre una nuova moratoria di 3 mesi sugli insediamenti in cambio di un pacchetto
di garanzie, da parte degli Stati Uniti, in materia di sicurezza. Intanto il Likud,
il partito di Netanyahu, appare fortemente spaccato; una frangia estrema ha espresso
ferma opposizione all’iniziativa. L’esecutivo allargato, dunque, ancora una volta
pone dei problemi al primo ministro. Salvatore Sabatino ne ha parlato con Eric Salerno,
corrispondente dal Medio Oriente per quotidiano il Messaggero: