Iraq. Mons. Najim: riconoscere i cristiani uccisi 'confessori della fede'
Il procuratore caldeo a Roma, padre Philip Najim, ha chiesto di designare i cristiani
uccisi in Iraq “confessori della fede”. Il religioso ha parlato al Sir ieri, al margine
della visita al policlinico Gemelli di Roma ai 26 feriti della strage del 31 ottobre
scorso nella chiesa siro-cattolica di Baghdad ed ai loro accompagnatori. “Ci stanno
massacrando, i terroristi uccidono, attaccano chiese, colpiscono casa per casa, rapiscono,
insultano – afferma il procuratore – ma i nostri cristiani restano saldi nella fede.
Nessuno ha mai rinunciato alla propria professione di fede nemmeno davanti alla minaccia
delle armi – aggiunge – il fedele iracheno è attaccato alla Chiesa, è unito ad essa
fino al sacrificio”. Dunque, secondo padre Philip Najim, "riconoscere i cristiani
iracheni uccisi dalla violenza fondamentalista 'confessori della fede' vuole dire
accogliere la loro testimonianza cristiana proponendoli come esempio alla venerazione
della Chiesa”. (M.G.)