Haiti: protesta contro i “caschi blu” per l’epidemia di colera
Migliaia di persone sono scese in piazza in tante zone del centro nord dell’isola
di Haiti per protestare contro i “caschi blu” nepalesi della missione di stabilizzazione
dell’Onu (Minustah), accusati di aver provocato l’epidemia di colera che conta ormai
più di 900 decessi. Secondo notizie ancora confuse, tutto sarebbe iniziato nella mattinata
di ieri a Cap-Haieten , dopo che il cadavere di una persona, presumibilmente vittima
del colera, è stato rinvenuto da alcuni passanti. Molte persone si sono di seguito
riversate in strada, hanno eretto barricate, incendiato pneumatici e lanciato pietre
contro i veicoli della Minustah, intervenuta insieme alla polizia per disperdere un
altro gruppo di manifestanti che aveva dato fuoco ad un commissariato. L’agenzia Misna
rende noto che dopo lo scoppio dell’epidemia nell’est e nel nord del Paese, a metà
ottobre, il contingente nepalese della Minustah è stato accusato di aver favorito
la propagazione del batterio: la Rete nazionale per la difesa dei diritti umani (Rnddh)
ha chiesto un’indagine esaustiva, già archiviata a seguito di una verifica che avrebbe
escluso qualsiasi responsabilità dei “caschi blu”. Incisivo il messaggio della Commissione
episcopale nazionale Giustizia e pace (Jilap) su questa grave situazione: “La gente
non sa più chi, o quale istituzione è incaricata di ascoltarla o di soddisfare le
sue richieste. La povertà e le cattive condizioni di vita aprono le porte alle grandi
Organizzazioni non governative (Ong) internazionali; nuove associazioni nascono solo
per fare lucro. Apprezziamo quindi il coraggio e la solidarietà internazionali, ma
deploriamo la mancanza di leadership locale. Oggi il Paese sembra un deserto senza
Stato”. In riferimento all’epidemia di colera che da metà ottobre ha causato molte
vittime, la Jilap chiede con urgenza al governo di determinare le origini dell’epidemia
e le eventuali responsabilità. Questo nuovo dramma che colpisce Haiti, sottolinea
la Jilap, mette in evidenza una situazione che da tempo andava affrontata dalle autorità:
“L’assenza di acqua potabile è cosa molto diffusa in molti luoghi di Haiti, e il semplice
bere può diventare un pericolo letale. E’ ora che il governo migliori le condizioni
della popolazione per frenare questa epidemia di colera”. (C.P)