Irlanda. Al via la visita apostolica del cardinale O'Malley
“Sono venuto in questa bella e storica cattedrale, la prima volta, nel 1963, in coincidenza
con la visita del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, e sono felice di ritrovarmi
adesso qui, quale Visitatore apostolico, in rappresentanza del nostro Santo Padre,
Benedetto XVI”. Così ha esordito il cardinale Sean O’Malley, parlando durante la celebrazione
eucaristica in onore di san Lorenzo O’Toole, patrono dell’arcidiocesi di Dublino,
che ha aperto la sua missione in Irlanda. E il cardinale di Boston ha continuato:
“Sono venuto ad ascoltare le vostre sofferenze, la vostra rabbia, ma anche le vostre
speranze. Sono qui per assistere la Chiesa sul cammino del rinnovamento”. Il Papa
nella sua Lettera alla Chiesa d’Irlanda, dello scorso marzo, aveva espresso il suo
profondo dolore e rincrescimento per gli abusi sessuali sui minori da parte di preti
e religiosi e anche per il modo inadeguato in cui, in passato, spesso si era risposto
a tali casi. Da qui, lo scopo di questa visita pastorale. A Dublino si è già lavorato
tanto per risolvere simili casi, ma il Vaticano vuole vedere il tutto con occhi nuovi,
incontrando anche le vittime, per verificare l’efficacia dei processi in corso, intesi
a debellare per sempre tali abusi. L’arcivescovo di Dublino e Primate di tutta l’Irlanda,
Diarmuid Martin, dando il benvenuto al cardinale O’Malley, ha dichiarato: “Oggi la
Chieda di Dublino è sul sentiero di un difficile momento della sua storia. Lorenzo
O’Toole, patrono della diocesi, non ha mai avuto paura di camminare con coraggio su
strade rischiose per preservare la pace e rinnovare la vita della sua Chiesa. Non
c’è rinnovamento senza penitenza e conversione. Per questo - ha detto mons. Martin
- ci rivolgiamo al Signore per riconoscere il nostro bisogno di perdono, di guarigione
e di forza affinché, rinnovati nei nostri cuori, possiamo portare la buona novella
alla Dublino di oggi”. (Da Dublino, Enzo Farinella)