2010-11-15 14:28:05

Incontro dei vescovi africani ed europei ad Abidjan: passi avanti nella comunione


Si è concluso ieri il terzo seminario congiunto tra Secam, il Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, e Ccee, il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, che si è svolto ad Abidjan, in Costa d’Avorio. Nel corso della quattro giorni, dedicata al tema “Nuove situazioni della missione Ad Gentes: scambio di sacerdoti e agenti pastorali-formazioni e vocazioni”, i vescovi hanno riflettuto sulle nuove sfide della formazione sacerdotale e dell’evangelizzazione nel mondo moderno, sempre più globalizzato e secolarizzato, evidenziando la necessità di una maggiore comunione, collaborazione e solidarietà pastorale tra i presuli dei due continenti. Su questo tema, nel messaggio finale i vescovi hanno tenuto a sottolineare la natura missionaria della Chiesa: tutti i suoi membri, con il Battesimo, infatti, sono chiamati a essere missionari perché “evangelizzare è la missione stessa del cristiano, che sia in Africa, in Europa o da qualsiasi altra parte”. Inoltre hanno ricordato l’appello per una nuova evangelizzazione lanciato a suo tempo da Giovanni Paolo II e la creazione del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione, voluto da Papa Benedetto XVI nel giugno scorso. Al tempo stesso si è evidenziata la necessità di una migliore preparazione dei sacerdoti e dei religiosi, sia in campo spirituale sia nei campi intellettuale, pastorale e psicologico: tutte competenze indispensabili per portare avanti la nuova evangelizzazione, perché “ci sono ancora milioni di uomini nel mondo in attesa della Buona Notizia di Gesù Cristo”. I vescovi hanno poi pregato molto per la pace, soprattutto in alcuni Paesi africani come il Sudan o la Repubblica Democratica del Congo e durante la riunione hanno inviato una lettera al presidente francese Nicholas Sarkozy, che ha assunto la presidenza dell’ultimo vertice del G20 in Corea. Per suo tramite, i vescovi esortano i leader mondiali ad avere “il coraggio di assumersi le responsabilità per costruire un autentico sviluppo dell’uomo in tutta la Terra – sono alcuni stralci riportati dal Sir - e di non limitarsi a salvare le valute e le risorse finanziarie dei loro Paesi, ma di prendere impegni precisi per sostenere gli uomini e i popoli che non hanno accesso alle economie in crescita”. Il prossimo incontro tra Secam e Ccee è previsto a Roma nel febbraio 2012. (A cura di Roberta Barbi)







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