Incontro dei vescovi africani ed europei ad Abidjan: passi avanti nella comunione
Si è concluso ieri il terzo seminario congiunto tra Secam, il Simposio delle Conferenze
episcopali di Africa e Madagascar, e Ccee, il Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa, che si è svolto ad Abidjan, in Costa d’Avorio. Nel corso della quattro giorni,
dedicata al tema “Nuove situazioni della missione Ad Gentes: scambio di sacerdoti
e agenti pastorali-formazioni e vocazioni”, i vescovi hanno riflettuto sulle nuove
sfide della formazione sacerdotale e dell’evangelizzazione nel mondo moderno, sempre
più globalizzato e secolarizzato, evidenziando la necessità di una maggiore comunione,
collaborazione e solidarietà pastorale tra i presuli dei due continenti. Su questo
tema, nel messaggio finale i vescovi hanno tenuto a sottolineare la natura missionaria
della Chiesa: tutti i suoi membri, con il Battesimo, infatti, sono chiamati a essere
missionari perché “evangelizzare è la missione stessa del cristiano, che sia in Africa,
in Europa o da qualsiasi altra parte”. Inoltre hanno ricordato l’appello per una nuova
evangelizzazione lanciato a suo tempo da Giovanni Paolo II e la creazione del Pontificio
Consiglio per la Nuova evangelizzazione, voluto da Papa Benedetto XVI nel giugno scorso.
Al tempo stesso si è evidenziata la necessità di una migliore preparazione dei sacerdoti
e dei religiosi, sia in campo spirituale sia nei campi intellettuale, pastorale e
psicologico: tutte competenze indispensabili per portare avanti la nuova evangelizzazione,
perché “ci sono ancora milioni di uomini nel mondo in attesa della Buona Notizia di
Gesù Cristo”. I vescovi hanno poi pregato molto per la pace, soprattutto in alcuni
Paesi africani come il Sudan o la Repubblica Democratica del Congo e durante la riunione
hanno inviato una lettera al presidente francese Nicholas Sarkozy, che ha assunto
la presidenza dell’ultimo vertice del G20 in Corea. Per suo tramite, i vescovi esortano
i leader mondiali ad avere “il coraggio di assumersi le responsabilità per costruire
un autentico sviluppo dell’uomo in tutta la Terra – sono alcuni stralci riportati
dal Sir - e di non limitarsi a salvare le valute e le risorse finanziarie dei loro
Paesi, ma di prendere impegni precisi per sostenere gli uomini e i popoli che non
hanno accesso alle economie in crescita”. Il prossimo incontro tra Secam e Ccee è
previsto a Roma nel febbraio 2012. (A cura di Roberta Barbi)