2010-11-15 15:37:49

I finiani ufficializzano l'uscita dal governo Berlusconi. Il Pdl: è tradimento


In Italia sono state presentate in fine mattinata le annunciate dimissioni di 4 esponenti del governo legati al presidente della Camera Fini, dimissioni che hanno di fatto aperto la crisi di governo. E si parla di elezioni. Berlusconi, in caso di sfiducia, intende far votare solo per la Camera. Da parte sua Fini parla di classe dirigente senza dignità. Il Partito democratico (Pd) chiede che la mozione di sfiducia alla Camera sia votata prima della mozione di fiducia al Senato. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il vice-ministro Adolfo Urso, coordinatore di Futuro e libertà (Fli); il ministro Andrea Ronchi e i sottosegretari Menia e Buonfiglio. Questi i 4 esponenti politici legati al presidente della Camera, Fini, che presentando le loro lettere di dimissioni aprono alla crisi. Si palesa la possibilità di un ritorno alle urne ma c’è l’ipotesi fatta ieri dal presidente del Consiglio Berlusconi di votare solo alla Camera in caso di sfiducia a Montecitorio. Critici Pdl ed esecutivo nei confronti dei finiani. “Con il ritiro della delegazione dal governo si sta consumando il tradimento”, ha detto ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, mentre Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha parlato di “grave errore politico” di Fli. Il presidente della Camera Fini ha partecipato stamane alla presentazione del rapporto “L'Italia che c'è”, dell'associazione 'Italia decide' presieduta da Luciano Violante, di fronte al Capo dello Stato Giorgio Napolitano ed al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. In questa occasione pubblica Fini ha detto che “tra le responsabilità della classe dirigente c'è anche quella di aver smarrito quel senso della dignità, della responsabilità e del dovere che dovrebbero essere proprie di chi è chiamato a ricoprire cariche pubbliche”. Ha parlato anche il sottosegretario Letta: “Il Paese – ha detto - ritrovi maggiore consapevolezza di sé e dei propri problemi, uscendo dagli schemi di divisioni e dalle contrapposizioni esasperate”. In questo contesto politico resta da dire che si palesa l’alleanza già intravista per il Terzo polo: tra Futuro e Libertà per l’Italia di Fini, Unione di Centro di Casini (Udc) e l'Alleanza per l’Italia di Rutelli (Api).







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